Palermo, guerra con Foschi: chiesto il licenziamento per giusta causa

Tra il Palermo e Rino Foschi è guerra aperta. Lo stallo tra le parti sul futuro del direttore sportivo, sospeso e sostituito ad interim da Fabrizio Lucchesi, rischia di finire nelle aule di tribunale, con il club rosanero che ha prodotto una lettera di contestazione e ora vuole il licenziamento disciplinare di Rino Foschi.

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Come riportato da Benedetto Giardina per il Giornale di Sicilia, la lettera è un atto propedeutico alla procedura di licenziamento, per giusta causa o (come in questo caso) di natura disciplinare, in quanto la comunicazione costituisce un richiamo al dipendente per dare spiegazioni del proprio operato al datore di lavoro prima di un eventuale licenziamento per giusta causa.

A meno di accordi tra le parti (scenario improbabile), la questione rischia dunque di proseguire in Tribunale, visto che il licenziamento per giusta causa è impugnabile presso il giudice del lavoro. Uno stallo che si ripercuote anche sull’organigramma, visto che il club non intende trovare un altro direttore sportivo senza aver risolto la questione.

Il nodo della questione è ancora una volta a contratto e la volontà della società di rivedere le spese: Foschi è a libro paga fino al giugno del 2020 con un contratto che si somma a quello di Valoti, con cui Lucchesi dovrebbe incontrarsi a breve; accordi che pesano sul bilancio per un milione di euro lordi. E a 5 mesi dal mandato affidato ad Emanuele Facile dalla proprietà inglese, Foschi rischia di nuovo il licenziamento.

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