Palermo, il futuro passa anche dal Barbera e da Torretta

Il nuovo Palermo dell’era City Group si prepara ad affrontare un nuovo corso che passerà anche dal rinnovamento: non solo della società ma anche delle infrastrutture.

Proprio per parlare di ciò – secondo quanto riportato da Benedetto Giardina nel Giornale di Sicilia – è stato fissato un incontro domani con il sindaco di Palermo Roberto lagalla.

Per lo stadio, che ha in vigore una concessione di 6 anni siglata nel 2020, è stato già fatto un restyling in occasione delle qualificazioni dell’Italia ai Mondiali. Per ottenere la concessione del diritto di superficie dovrà però entrare in gioco la Regione.

Altro fattore importante è il centro sportivo: gli emissari di Mansour hanno già controllato la zona di Torretta ( in cui il Palermo ha ottenuto la concessione del campo comunale) e puntano ad una struttura all’avanguardia: i lavori erano già iniziati. Intanto i rosanero, almeno fino al 30 luglio, sono sicuri di potersi allenare al Tenente Onorato di Boccadifalco.

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12 thoughts on “Palermo, il futuro passa anche dal Barbera e da Torretta

  1. Più che LAGALLA, che in qualità di Sindaco-ex Ecografista al Policlinico è una figura più che altro rappresentativa ma che conta come il 2 di picche, gli emissari di Mansour dovrebbero incontrare preventivamente i Rappresentanti dei Giudici in Tribunale, poichè il Barbera ricade, se non sbaglio, in un’area a vincolo paesaggistico !

  2. Il Palermo sr vuole crescere come società deve dotarsi come tutte le grandi società europee di uno stadio di proprietà con annessi hotel, ristoranti, centri commerciali, congressi etc. E sicuramente non può essere il Barbera senza neanche i parcheggi Bisogna che qualcuno capisca che la concessione del diritto di superficie non è quello che serve.

  3. Il diritto di superficie a lungo termine e molto comune all’estero , vedi più problematici i vincoli burocratici che dovrebbero essere come in USA e cioè mantenere ciò che ha un valore storico come l’architettura dela faccuata liberty e l’altezza x i vincoli paesaggistici e x il resto permettere all’interno di modernizarlo

  4. È possibile rispettare i vincoli modernizzando tutto il resto con efficienza e liguche di mercato; l’importante che gli enti preposti no siano signor No solo x mania di importanza, i di protagonismo

  5. Stadio e centro sportivo sono più importanti di calciatori e serie a. Solo così la nostra società potrà avere un cambiamento storico di valore. Spero che i nostri amministratori abbiamo la capacità di saper guardare al futuro almeno per una volta.

  6. Quando sento parlare di vincoli, tribunali, controllori vari e regione e comune, tremo. Siamo l’unica nazione europea che , a parte un paio di casi , non è riuscita da ª creare nuove strutture . Fiumi di parole , rassicurazioni, progetti , in concreto il nulla più assoluto. Tremo.

  7. Forse il centro sportivo potrebbe avere qualche speranza, anche se non ho ancora capito ad esempio se il terreno è già stato acquistato. Partiamo dalla base quindi, il terreno. Per lo stadio invece chissà cosa accadrà. Riusciranno i nostri nuovi eroi ?

  8. In programma c’era la riduzione del Barbera da 36 a 25 mila posti.
    Considerando che le richieste dei biglietti per i playoff erano, secondo vivaticket, 120 mila a partita, e se la campagna abbonamenti dovesse sfiorare i 25 mila, mi chiedo se Mirri pensa ancora a questa riduzione.
    Ampliare è impossibile per i vincoli paesaggistici, la riduzione invece è ben vista dai beni ambientali, con lo smontaggio del secondo anello.
    Conclusione, non sarebbe megio un nuovo stadio e lasciare il barbera così com’è?

  9. Il Barbera andrebbe sventrato e rifatto all’interno mantenendo la capienza attuale. Abolendo le differenze tra le tribune e gli altri settori che andrebbero tutti riqualificati e resi dignitosi senza distinzioni. Come oggi sono concepiti gli stadi moderni. Ce la faremo? Difficile, non impossibile.

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