Palermo, l’ultimo faccia a faccia: il confronto tra Filippi e Mirri

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Un esonero avvenuto proprio a casa di Dario Mirri. Nell’edizione odierna del Giornale di Sicilia viene descritto l’esonero del tecnico di Partinico che adesso ha lasciato il posto a Silvio Baldini. L’addio di Giacomo Filippi si è concretizzato nella dimora del presidente e alla vigilia di Natale.

Un incontro che è stato “cordiale ma diretto“. Castagnini era già in contatto con Baldini e l’esonero era nell’aria. Sul banco degli imputati non c’è solo l’ultima sconfitta in campionato col Latina – goccia che ha fatto traboccare il vaso – , ma la gestione del gruppo e l’involuzione di alcuni elementi di punta come Almici e Luperini.

Un altro elemento decisivo che ha portato alla chiusura del rapporto con la società rosanero è stato il post partita della sfida col Bari, quando Filippi lamentò la necessità di intervenire sul mercato. Azione che l’ambiente non ha gradito.

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2 thoughts on “Palermo, l’ultimo faccia a faccia: il confronto tra Filippi e Mirri

  1. Certo l’uscita di Filippi sul mercato può anche ai loro occhi essere stata intempestiva, ma pure essendo ormai in totale confusione Filippi ha detto la verità, questa squadra ha urgente bisogno di almeno 4 ritocchi, Spero che con Baldini arrivino i giusti rinforzi.

  2. Dunque, per il Palermo diventano 3 le uscite mensili alla voce ‘Stipendi Allenatori’. Non so l’importo complessivo, ma non dovrebbe trattarsi di cifra irrisoria. Soprattutto in rapporto alla categoria ed alla posizione in classifica, che non consente più sogni di voli, di aquile, al massimo solo pindarici. Quanto alla prima esperienza di Baldini a Palermo, ogni paragone è impensabile. Quella era una squadra già pronta per la Serie A, con gli innesti invernali diventeranno due. Irrilevante la figura dell’allenatore quando puoi contare, in Serie B, di giocatori di qualità come Corini, Zauli, Toni (e Gasbarroni e Brienza e Mutarelli e Berti). Infatti l’esonero di Baldini fu accolto con indifferenza, Zamparini stava nei bandieroni, come Superman e il tifoso rosanero, orgoglioso e fiero, troppo impegnato ad insegnare al tempo cosa fare di un Palermo stellare, in Serie A.

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