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Palermo, non c’è spazio per tutti: due protagonisti ai saluti finali

FOTO PEPE / PUGLIA

A parte Broh e Peretti, “cavalli di ritorno” che potrebbero andare nuovamente via, al momento nessun volto nuovo per il Palermo che riparte da dove aveva finito il 12 giugno, quando ha festeggiato in campo, davanti a 40.000 spettatori, la conquista della promozione in serie B.

Semmai l’unica novità è l’assenza di cinque giocatori che hanno attraversato la storia recente del Palermo in maniera diversa. All’appello mancano l’attaccante Brunori e il difensore Perrotta, il cui prestito secco è scaduto, e Floriano, Pelagotti e Odjer, gli unici che non hanno visto rinnovati i contratti scaduti lo scorso 30 giugno, a differenza di Accardi, Lancini, Marconi e Valente, ufficializzati dalla società e già in ritiro con la squadra. Il regolamento sulla composizione delle liste imponeva qualche rinuncia ma i tre lasciano tra gli applausi della società e del pubblico che non possono certo contestare il loro attaccamento ai colori.

Per Brunori è ancora aperta la trattativa per riportarlo in rosanero (seppur in una fase complicata). Roberto Floriano, uno degli eroi dei playoff appena vinti (di cui è stato capocannoniere), va invece verso il rinnovo: Baldini lo ha annunciato in conferenza stampa. Sciolti gli ultimi dubbi riguardanti la “carta d’identità” dell’esterno rosanero.

Floriano è arrivato a Palermo nel gennaio del 2020: una richiesta esplicita di Rosario Pergolizzi, che aveva chiesto alla società un top player per blindare il primo posto nel girone I di Serie D. L’esterno ha poi giocato la Serie C con Boscaglia, Filippi e Baldini tra alti e bassi, confermando proprio sul rush finale di essere in grado di fare la differenza anche in Lega Pro (cosa che non era riuscito a fare con il Bari). Con il Palermo ha giocato un totale di 71 partite e segnato 21 gol.

Per gli altri quella del 12 giugno è sicuramente stata l’ultima partita con la maglia del Palermo. Per il ruolo di portiere, la scelta di non rinnovare il contratto di Alberto Pelagotti, è strettamente connessa al finale di stagione: Massolo ha meritato la chance e semmai la società potrebbe cercare qualcuno con un curriculum ancora migliore e soprattutto maggiore esperienza. Pelagotti è stato sicuramente uno dei volti del Palermo della rinascita. Arrivato in Serie D, non ha mai nascosto il suo sogno di arrivare con i rosa in Serie A dove ha già giocato 9 partite in due stagioni con l’Empoli: la sua corsa si ferma con l’approdo in Serie B. Del triennio della rinascita è stato l’uomo con più presenze (96), andando a un passo dalla soddisfazione di arrivare a quota 100.

Andrà via dopo due stagioni in rosanero anche Moses Odjer: 58 presenze in queste due annate in chiaroscuro per il centrocampista ghanese. Nelle prime partite del suo primo anno a Palermo sembrava essere il calciatore migliore della rosa a disposizione di Boscaglia, poi però si è perso per strada e il secondo anno è stato all’insegna dell’anonimato, dato che si è seduto quasi sempre in panchina con Filippi e soprattutto con Baldini. Non ha perciò convinto abbastanza in vista del campionato cadetto, nonostante vanti ben 125 presenze in Serie B a soli 25 anni. Anche in questo ruolo, il Palermo dovrà intervenire sul mercato.

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1 thought on “Palermo, non c’è spazio per tutti: due protagonisti ai saluti finali

  1. Il mancato rinnovo di Odjer “per scelta della società” come ha precisato Baldini (quindi non è dipeso nè dal giocatore nè da Baldini nè dalla nuova società che si è insediata quando già non era stato rinnovato il contratto a Odjer) è una scelta priva di ogni logica, senso, fondamento calcistico…
    Infatti Odjer è quello in rosa con più esperienza in serie B, è uno dei giocatori più amati dai tifosi, è uno dei giocatori migliori del Palermo, è uno dei giocatori che ha sempre dato l’anima e onorato la maglia e non ha mai polemizzato con i tifosi (al contrario di certi suoi compagni che mettevano le mani nelle orecchie oppure ridevano in faccia ai tifosi che contestavano).

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