Palermo, ko difficile da mandare giù. Però… Le pagelle ironiche di A&F

FOTO PEPE / PUGLIA

 

Lo dichiariamo subito e mettiamo le mani avanti: a noi un punto a Parma basta e avanza! Già, di nostro, siamo per la politica dei piccoli passi. Se aggiungete che vediamo un entusiasmo eccessivo che ci porta a gesti apotropaici (così chiamato per mostrare la nostra cultura ) e che la squadra è praticamente decimata, capite che uscire indenni dal Tardini ci sembra già una grande cosa.

Torna in panchina Corini, rientra Brunori che non parte titolare ma la difesa è inedita e atipica come un trattato di filosofia teoretica scritto dal neolaureato Federico Moccia. Mateju sta al centro della difesa con Buttaro e Graves ai lati, a centrocampo manca anche Verre e in avanti si punta tutto sulla voglia di rivalsa da ex di Tutino.

È il Parma a fare la partita e il Palermo fatica a tenere palla e a trovare spazi in ripartenza. Sembra una lunga giornata di sofferenza calcistica ma siccome siamo abituati ci accomodiamo sereni sulla poltrona, senza scomporci più di tanto. Con il passare dei minuti il Palermo prende coraggio e comincia ad affacciarsi nella metà campo avversaria e noi un po’ ci speriamo.

Purtroppo il gol del vantaggio del Parma arriva su un corner nel quale in marcatura sul giocatore del Parma c’era Soleri. Usciamo pazzi perché non era corner e il replay sembra pure darci ragione, ma ce la possiamo salare e siamo in svantaggio. E siamo solidali con i nostri amici Antonio e Alessandro che appollaiati su una impalcatura che a Parma chiamano gradinata si stanno mangiando il fegato per l’ingiustizia subita.

Ma a rimettere le cose a posto ci pensa Soleri, sempre più in versione Luca Toni. Riceve un passaggio dal difensore del Parma e si invola verso la porta, abbatte un avversario, si fa parare il primo tiro da Buffon ma sul rimpallo non sbaglia e pareggia!

Nel secondo tempo il Parma cresce e ci costringe in difesa, i minuti passano, la tensione cresce e il mobile bar comincia a chiamarci con insistenza. Entra anche Brunori e ci prepariamo agli ultimi 30 minuti di passione. Speriamo anche nell’infortunio dell’arbitro che fino a quel momento non aveva brillato. il Parma pressa, noi arretriamo troppo e soffriamo, il cronometro sembra fermo e il mobile bar si apre definitivamente all’ingresso in campo di Lancini.

Non sbagliamo ad avere paura perché arriva il vantaggio dei ducali su un tiro di Vasquez che Pigliacelli non trattiene e che Coulibaly è lesto a mettere in rete. Il Palermo non riesce a reagire, pur avendo un paio di buone iniziative, e il Parma controlla con facilità, per un finale di partita che ci sembra malinconico e surreale. I rosa perdono una partita affrontata con un organico davvero troppo risicato, confermando anche la cabala negativa della sosta e del ritiro in casa di una delle sorelle del City Group.

Per noi il pareggio sarebbe stato anche più giusto e non capiamo come l’abbiamo persa, ma sappiamo che il calcio è uno sport infame che regala spesso bocconi amari impossibili da buttare giù anche con il miglior whisky scozzese. La corsa ai playoff resta maledettamente complicata ma ci sono ancora un bel po’ di partite e di certo non saremo noi a gettare la spugna.

Pigliacelli 5 – Purtroppo risente della febbre che lo aveva colpito in settimana ed è meno reattivo del solito, contribuendo con una respinta moscia al gol che vale la sconfitta. Influenzato.

Buttaro 5,5 – Di spingere non se ne parla, in difesa un po’ meglio ma certamente rientrare dopo tanto tempo in una situazione emergenziale non lo aiuta. Croce rossa.

(dal 37′ s.t. Masciangelo) s.v.

Mateju 6,5 – Il giocatore timido ed impacciato di inizio campionato è un lontano ricordo: prende per mano la difesa, dimostrando carattere e senso del dovere. Autorevole.

Graves 6 – Gli attaccanti del Parma dalle sue parti non passano, poi a poco a poco appare stanco ed a noi questo fatto che non ha i 90 minuti sulle gambe ci stressa. Pretenziosi (noi).

(dal 29′ s.t. Lancini) s.v.

Valente 6,5 – È sicuramente il più pericoloso degli esterni offensivi, puntando quando può gli avversari e mettendo palloni pregevoli in mezzo all’area. Se avesse pure segnato alla scadere staremmo commentando una altra partita. Intraprendente.

Segre 5 – In una partita dove il Palermo scende in campo abbondantemente rimaneggiato ci saremmo aspettati un suo apporto ben maggiore sia fisico che tattico. Involuto.

Gomes 5 – Gioca una miriade di palloni, però nessuno con la convinzione di potere innescare la giocata vincente. Compitìno.

(dal 37′ s.t. Damiani) s.v.

Saric 6,5 – Tra i centrocampisti è l’unico che prova a saltare l’uomo e a creare superiorità ed anche, con scarsa fortuna, a cercare la conclusione a rete. Proattivo.

(dal 37′ s.t. Vido) s.v.

Aurelio 6,5 – Dovrebbe giocare da quinto di centrocampo ma non disdegna di operare anche da quarto di difesa arando la fascia avanti ed indietro. Stantuffo.

Tutino 6 – Gioca nella cosiddetta zona di mezzo, cercando di non dare riferimenti ai difensori di casa e provando sempre l’imbucata vincente, purtroppo senza esito. Girovago.

(dal 20′ s.t. Brunori) s.v.

Soleri 8 – Conferma il suo momento di grazia con un gran gol per determinazione e convinzione e giocando una partita straripante su tutto il fronte offensivo mettendo costantemente in ansia la retroguardia avversaria. Virrina.

Corini 5.5 – Certo le attenuanti sono tante ma questa era una partita da non perdere. Soprattutto dopo il primo tempo autorevole e volitivo lascia l’amaro in bocca la ripresa troppo arretrata sulla difensiva al solo fine di portare a casa il pareggio, ben sapendo che un gol a membro di quadrupede può sempre scapparci; cosa puntualmente avvenuta. Timoroso.

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17 thoughts on “Palermo, ko difficile da mandare giù. Però… Le pagelle ironiche di A&F

  1. Nel calcio il risultato dipende anche dagli errori dei calciatori. Noi abbiamo segnato grazie a una cappellata del loro difensore. L’errore di Pigliacelli ci può stare. Quello che non tollero sono i fischi arbitrali a senso unico e un calcio d’angolo dato a loro che era in effetti fallo di mano o, al limite, fallo di fondo per noi. E l’arbitro Massimi è lo stesso di Cittadella

  2. D’accordissimo su tutto, in particolare su Corini, se il Palermo non riesce ad avere la giusta mentalità per 90 minuti, se ogni secondo tempo ci accontentiamo del punticino senza provare a vincere partite abbordabili, la colpa è solamente del ns allenatore.

  3. Dopo settimane di astinenza dal commentare , oggi non posso esimermi. Ancora una volta rafforzo le mie teorie , che vorrei tanto fossero smentite , ma non accade mai. In particolare quella su corini , vorrei cambiare idea come gli autori di questa rubrica , che addirittura imploravano corini di accettare le loro scuse e invitavano tutti a farlo in coro. Che gesto nobile il vostro. Purtroppo io continuo a vedere un tecnico incapace , nonostante gli sforzi della società per accontentarlo, di dare un gioco , un volto, ma soprattutto un carattere a questa squadra. Ma la cosa ben più grave, anche questa sempre sostenuta in tutti gli interventi su questo giornale, è la totale incapacità nel leggere le partite e le sostituzioni. Ma anche provare a capire ( neanche tanto intuito) che giocando il secondo tempo ( in realtà non giocando ) sempre chiusi e arroccati in difesa non avremmo avuto scampo. Provare a capire che con quell’andamento di partita prima o poi il gol degli avversari sarebbe arrivato e che bisognava provare a fare qualcosa . Ma ne lui , ne Lanna un briciolo di …… proprio nulla ! Ecco perché dopo 3/4 mesi di panchina ho iniziato a dire che non era adatto al ruolo, almeno a Palermo e lo confermo.Ancora una volta , ieri solo lui non si è accorto che nel secondo tempo non riuscivamo ad uscire dal centrocampo. Il Parma sia chiaro nessuna azione di rilievo ma tanto possesso , noi nulla non riuscivamo a costruire una sola azione. Difficoltà dall’appoggio del portiere alla difesa , che subiva il loro pressing , dopo vari passaggi erano obbligati al lancio lungo ( a casaccio) verso l’area del Parma . Palloni tutti regolarmente presi dalla loro difesa. Mi chiedo come sia stato possibile non accorgersi , prima che loro facessero il 2-1 e provare a cambiare. Forse, rivoluzionando tutto l’assetto giocando anche con una sola punta, lasciando Gomes ( unico con Saric a portare palla e provare a d’altre avversario ) tutti gli altri non sono capaci di farlo, inserendo magari Damiani per provare a costruire a centrocampo senza lanci alla cazzum .
    Davvero grave che non abbia visto . Sui singoli devo dire che ieri pigliacelli sembrava ancora , preso dalla febbre. Su Tutino , quello con la “ stoffa del giocatore di categoria superiore” io anche qui continuo a vedere il nulla cosmico. Ma sicuramente è un mio problema . Io , poco intenditore di calcio continuo a pensare sia un peso per questa squadra . Naturalmente sempre pronto a ricredermi , visto che non solo gli autori di questa rubrica, lo vedono come un giocatore di serie A, siete in tanti …..”beati voi che vedete”. Prestazione ancora una volta inguardabile, pur riconoscendo che ieri il pareggio sarebbe stato perfetto , in generale senza vittorie non si va da nessuna parte . Mentre voi vi esaltavate ( tutti stampa compresa) per il filotto di pareggi (no vittorie!!) addirittura ho sentito qualche giornalista navigato ( bisogna ammetterlo problemi di senilità )dire che saremmo andati in A diretti senza playoff , io continuo a criticare corini . Impossibile una squadra senza identità a 7/8 partite dalla fine de campionato. Per me bocciato anche se dovesse vincere i playoff, sono trascorsi 9/10 mesi che li allena , ha voluto mille ritiri, mille richiami non ha lasciato traccia . Impalpabile. Buona domenica a tutti.

    1. ovvio , dopo settimane che il Palermo non perdeva…. minkia ma si preciso come un orologio svizzero!!! ma va vuscati u pani ATTASSATORE

  4. Si è perso sul campo è vero, ma si esce da Parma con la netta sensazione di avere una buonissima squadra che ha giocato la partita, poi tutti quei tifosi quel muro rosanero e stato veramente qualcosa di bello. FORZA PALERMO

  5. ‘Gli uomini preferiscono le bionde’ (Hawks, ’53 ). Tranne gli uomini tifosi del Palermo, se si tratta di guardalinee. ‘Corner inventato!!’ ‘Var Vergogna!!’. Ma il Var non poteva intervenire, può intervenire soltanto in poche, ben delimitate occasioni, di sicuro non per l’assegnazione di un calcio d’angolo o di un fallo laterale. E meno male, altrimenti per ogni partita si rischierebbe una durata di almeno 48 ore, l’intero week end. Quanto alla (bionda) guardalinee, stava alla giusta distanza, però evidentemente non possiede la vista, ai raggi x, di Nembo Kid, che notoriamente è un uomo. E che gran pezzo di uomo.

  6. Questa partita si poteva vincere. Perché il Parma, pur con la rosa al completo a differenza di quella del Palermo ridotta all’osso dal ritiro iberico che ne ha ammazzati quasi quanto l’influenza spagnola del 1919, s’e’ rivelato modesto e prevedibile. Ma, Benedetto Genio della Lampada di Girona, se proprio con i Ducali vuoi pareggiare a costo di svilire la volenterosa prestazione fornita da tante riserve (“Si sa mai che poi qualcuno si mette in testa di giocare titolare come ha fatto Soleri”, avrai confidato al fido Lanna), devi fare le sostituzioni giuste nei momenti giusti. Quelle che hai effettuato, caro Corini, non si sono dimostrate funzionali, invece, ne’ al pareggio ne’, tantomeno, alla vittoria. E questo nonostante risultasse difficile sbagliare cambi finalizzati al pareggio con una panchina così spopolata.
    Eppure, Eugenio, hai gettato le fondamenta della sconfitta fin dal primo avvicendamento quando ti sei dimenticato che, per pareggiare, bisogna innanzitutto giocare in 11 e non in dieci. L’impalpabile Brunori che ha sostituito Tutino, da 6,5 nel primo tempo ma, onestamente, calato nel secondo, s’e’ dimostrato il classico uomo in meno e non il raro miracolato da una guarigione-lampo cagionata dal ritiro di Girona. Meglio sarebbe stato buttare nella mischia da subito Vido, entrato dopo il vantaggio del Parma, e risparmiare a Brunori, recuperabile con calma grazie a terapie praticate a Resuttana e non in Spagna, questa figuraccia.
    La verità è che se qualcuno andava cambiato prima del 60’ quello era Gomes, autore di una performance balbettante e, peraltro, ammonito. Al contrario, Gomes è uscito solo all’80’ dopo aver spianato la strada, assieme a Segre (in che ruolo ha giocato?), al suo pari in rosso sparato quanto a benzina (ma Corini l’ha lasciato in campo sino alla fine), al tiro di Vazquez. Respinto goffamente da Pigliacelli (rientrato febbricitante, come Verre, dal cattivo ritiro iberico e non dal buon allenamento a Bagheria) e poi depositato in rete da Coulibaly.
    L’unico avvicendamento che hai azzeccato, Genio della Lampada di Bagnolo Mella, è stato, insomma, Lancini (messo nel dimenticatoio, dopo 35 partite da titolare nell’anno della promozione, anche per espiare la colpa dell’amicizia con Baldini e Castagnini) per Graves, affaticato. Veramente poco per sognare i playoff. Oggi, per l’ennesima volta, esposti al rischio del nono posto. Grazie alle scelte sbagliate di Corini pure in fase di programmazione. Per quale ragione ha sponsorizzato il ritiro a Girona dopo il disastro provocato dallo stage a Manchester? Speriamo che non si ripetano altri svarioni con il Cosenza (quattro vittorie nelle ultime cinque partite, occhio) e che, per quella data, almeno due-tre titolari lascino l’infermeria.

  7. Quello di Pigliacelli è stato un errore tecnico, ok, ma può capitare, sulla ribattuta può esserci pure un difensore, Il giocatore non era al massimo della sua forma e Buffon, grande campione, in fondo ha commesso pure lui una respinta maldestra che Soleri ha punito. Quindi non marchiamo più di tanto un errore di un buon portiere

  8. Vedo che si continua a chiedere a Corini e squadra ciò che non potranno mai dare in questa stagione. Stagione nella quale la proprietà ha chiesto solo di mantenere la categoria. Fatto quest’ultimo non scontato considerato che sotto solo il Brescia sembra in grosse difficoltà. Ma non retrocesso. Qualcuno insiste a chiedere , a vendere fumo . Ma ormai stiamo arrivando all’epilogo per fortuna.

  9. Aggiungo e chiudo . Il Cosenza non è morto. Non è scarso e lo sappiamo bene. Chi pensa domenica possa spianarci la strada è incompetente e probabilmente in malafede . Lo stesso sarà con le altre, tutte motivate al massimo . Scrivere cose sensate per cortesia e tifare, spingere la squadra alla salvezza, primo obiettivo in assoluto.

  10. Altre considerazioni. Anzi solo una, è una domanda. Cosa ha combinato Vazquez, dopo il gol, per poi meritarsi una valanga di insulti ed in seguito anche su pagine (rancorose) tinte a matula di rosanero? Che ha fatto, ha provocato la calorosa curva palermitana? Qualche gesto offensivo? Non doveva segnare? Oppure è soltanto colpevole di essere un (glorioso e poetico) ex, ma di un Palermo che non si deve più nominare e ricordare?

  11. Gomes è stato uno dei migliori in campo, come ha scritto pure Carlo Brandaleone sul Giornale di sicilia, dandogli 6,5 e un giudizio lusinghiero con elogio palese.
    Peraltro Gomes è uno dei pochi giocatori di serie A e di qualità di questo Palermo. Viene da Paris e Manchester City.
    Di certo vale mille volte di più di Segre e Damiani messi assieme!
    Il migliore centrocampo è Verre-Saric- Gomes-Stulac-Broh.

  12. Per il resto zero tagliato a quegli idioti che hanno fischiato lo striscione dei parmigiani per Matteo Bagnaresi.
    Per fortuna gli ultrà presenti nel settore ospiti hanno zittito quei fischi indecenti, hanno applaudito lo striscione dei Boys 1977 per “Bagna” e hanno intonato un coro per Matteo Bagnaresi.
    Onore a Bagna!
    Rispetto per i morti.
    Si conferma che conta la qualità non la quantità. Di una massa piena di gente senza mentalità nessuno sente la necessità. Meglio pochi ma buoni, meglio una minoranza leale che un settore ospiti pieno di occasionali, strisciati e fischiatori.

  13. Basta con i voli pindarici.Il Palermo deve fare almeno sei punti per salvarsi..
    e incontrerà in casa 🏠 tutte squadre che devono salvarsi.

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