Palermo, senti Santopadre (pres. Perugia): “Di Carmine non è in vendita”

Una porta, al momento, chiusa in faccia. Il Palermo ritorna ad interessarsi a Samuele Di Carmine, ricevendo un messaggio chiaro da parte del Perugia. L’attaccante degli umbri piace alla società rosanero, il profilo ideale come rinforzo per l’attacco e la pedina giusta da regalare a Tedino per la volata finale verso la Serie A. “Di Carmine non è in vendita”, sentenzia il numero uno del club umbro Massimiliano Santopadre.

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“La nostra situazione non mi fa stare tranquillo, privarsi di uno degli attaccanti più forti della Serie B sarebbe una follia – sottolinea il presidente a Il Giornale di Sicilia – . Per le cifre che si sentono, un milione e mezzo, non si apre nemmeno una trattativa. Non lo cedo nemmeno per cinque milioni”, sentenzia. “Non credo che il Palermo voglia realmente prenderlo”.

E Santopadre spiega il motivo di questa sua convinzione: “Il Palermo ha sempre girato intorno al giocatore senza mai muoversi concretamente – spiega -. Se vuoi un giocatore lo devi pagare, mettendo i soldi sul tavolo. Trattativa rimandata in estate? A fine campionato si faranno le dovute valutazioni”.

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Il presidente del Perugia ritorna poi sull’episodio del rigore che ha condannato la sua squadra alla sconfitta contro i rosanero: “Mi chiedo ancora oggi cosa abbia indotto l’arbitro a fischiare quel rigore – ammette  – . È andato contro il regolamento. Tornare da Palermo imbattuti ci sarebbe stato d’aiuto”. E poi una stoccata a Gnahoré: “Non lo ricordo con piacere. Ci ha fatto perdere i playoff con errori che un professionista non dovrebbe commettere (palla persa contro il Benevento e gol decisivo di Chibsah, ndr). Non ci manca”, conclude.

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