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Palermo: un po’ scienza, un po’ fantascienza. Ma ci sono nuove “certezze”

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Martedì scorso ci abbiamo azzeccato. Grazie alla “consulenza” preziosa di un uomo di calcio come Ignazio Arcoleo avevamo letto bene la partita di Carpi e la sconfitta casalinga con il Novara. “Dall’esterno – aveva detto Arcoleo – devo pensare che il k.o. contro il Novara sia stato provocato da un carico di lavoro più intenso che ha appesantito le gambe dei giocatori ma che dovrebbe garantire brillantezza fisica nelle partite successive” (LEGGI QUI). E così è stato: martedì il Palermo correva e il Carpi camminava. Di conseguenza, il Palermo ha giocato bene, il Carpi non ha proprio giocato. La controprova? Il Novara vince a Palermo alla distanza e poi crolla in casa con la Salernitana. Perché il calcio a volte è scienza.

Può bastare come spiegazione? Si è no, perché il calcio a volte è anche fantascienza. Puoi studiare l’avversario, indovinare la formazione, giocare bene e perdere per un rigore o un palo. A volte bastano pochi dettagli a fare la differenza. Non credo, come ha malignato qualcuno (sarebbe fantascienza), che la visita di venerdì di Zamparini abbia destabilizzato l’ambiente ma credo che una parte di spiegazione nella vittoria di Carpi ce l’abbia anche l’atteggiamento della squadra, motivato probabilmente dalle scelte più spregiudicate di Tedino che ha cambiato molto.

Il Palermo è tornato con convinzione al modulo con cui ha cominciato la stagione, con l’unica variante di un attaccante in meno e un centrocampista in più. La difesa a 3 credo sia irrinunciabile (e visti gli infortuni di Ingegneri e Bellusci un rinforzo a gennaio non sarebbe male), l’impiego a centrocampo dei “polacchi”, vale a dire Murawski e Dawidovicz (quest’ultimo però si è infortunato) è stato rivitalizzante e Nestorovski è tornato a fare il goleador, sfruttando le occasioni favorevoli come non era riuscito a fare nell’ultimo mese.


Il Palermo, con la vittoria di Carpi, ha scongiurato una crisi profonda ma non ha risolto tutti i problemi. Uno dei quali riguarda Igor Coronado: la sua fantasia è importante ma avrebbe bisogno di rifiatare perché la sua condizione atletica non è ottimale e senza quella anche la fantasia si riduce al minimo. Tedino dovrebbe decidere: lasciarlo fuori per un paio di partite e “ricostruirlo” o tirare avanti così con qualche equivoco, in attesa degli eventi. Ma credo che nemmeno lui possa essere considerato un “intoccabile”.

C’è maggiore chiarezza in altre su altre scelte. Trajkovski è stato bocciato dopo l’ennesimo flop con il Novara e chissà quando potrà fare gli “esami di riparazione” perché nelle gerarchie interne Embalo ha scalato una posizione: sarà anche un casinista ma quando entra in campo crea comunque scompiglio nelle difese avversarie e, ora che ha pure segnato un bel gol, il suo morale crescerà ancora. Tra le cose “chiare” c’è che Posavec ha ripreso il posto da titolare, con qualche disappunto dei suoi detrattori: ma il portiere croato, poco impegnato, è apparso sereno e dopo aver visto una enorme quantità di “papere” dei portieri di mezza serie A e B verrebbe quasi da abbracciarlo. Una menzione la merita anche Rolando che ha dato l’impressione di essere una buona alternativa sulla sinistra almeno fino a quando Aleesami non recupera (ma quando recupera?).

Sabato si torna in casa contro l’Entella e il Palermo dovrebbe beneficiare dei frutti del lavoro atletico oltre che di un morale risollevato: potrebbe essere l’occasione giusta per fare il vuoto dietro e avvicinarsi al primo posto. Ma è un’ipotesi di scienza o fantascienza?

4 thoughts on “Palermo: un po’ scienza, un po’ fantascienza. Ma ci sono nuove “certezze”

  1. E la mancanza del pubblico sugli spalti quando pesa? Se tutti vogliamo la serie A, continuo a non capire perchè una parte della tifoseria che abitualmente era sempre presente allo stadio ora preferisce le dichiarazioni d’amore… a distanza. Ma questo significa punti in meno in classifica che alla fine potranno pesare sul ritorno o sul non ritorno in serie A

  2. Sicuramente la vittoria di martedi per com’è avvenuta da fiducia però attenzione con le analisi troppo ottimistiche perchè lo stesso gruppo 3 giorni prima aveva preso lezioni dal novara e nelle partite antecedenti non aveva entusiasmato ne per gioco ne per risultato ,riguardo l’affluenza allo stadio rimango dell’idea che bisogna continuare con questa linea perchè lo scempio avvenuto l’anno scorso con la cercata retrocessione e le buffonate riguardo il closing non possano passare in seconda piano per una vittoria.
    ZAMPARINI VATTENE

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