Ruggiero diventa così il terzo millennials ad esordire in A dopo Kean e Pellegri

Trovare spunti positivi in un’annata che porta con sé un penultimo posto in classifica e una retrocessione in Serie B con tre giornate di anticipo è veramente dura. Eppure, anche per il Palermo, ci sono. Non sono le ultime vittorie, inaspettate, avvenute dentro casa dopo che quasi per tutta l’annata il “Barbera” sembrava un fortino da conquistare più per i rosanero che per gli avversari. L’unica nota positiva è senza dubbio il lancio dei giovani, il solo punto nel quale il Palermo ha fallito solamente a metà.

E sei giovani dell’Est sono stati evidentemente sopravvalutati e si sono dimostrati un flop a 360°, i baby italiani invece non hanno deluso. Tutt’altro, lasciano una speranza in vista del futuro. Dopo il lancio di Lo Faso, domenica è toccato a Ruggiero. La carta d’identità afferma: 4 febbraio 2000. Soli 17 anni e l’esordio in Serie A non lo dimentichi. Ruggiero però ha superato l’emozione e ha sfornato una prestazione niente male alla prima tra i grandi. Il centrocampista nato a Napoli e cresciuto nell’Under 17 rosanero, ha scavalcato lo step della Primavera per arrivare subito in prima squadra. Il primo Millenials del Palermo a esordire in Serie A.

LE PAROLE DEL PRIMO TECNICO DI RUGGIERO

Ruggiero è però in ottima compagnia. Il “nuovo Gattuso” è infatti il terzo millenials in ordine di tempo a fare il proprio esordio nel massimo campionato italiano. Il primo è stato Moise Kean, della Juventus. Il giovane attaccante della Juventus ha impressionato con la Primavera bianconera e l’Under 17 della Nazionale italiana, in Serie A ha giocato solamente 6 minuti, colpa anche degli infortuni che lo hanno fermato. Kean però si è tolta un’altra grande soddisfazione: calcare il palcoscenico della Champions League. La prima contro il Siviglia, 17 anni e già nella competizione più prestigiosa del continente.

FOTO – LA CRESCITA DI GENNARO RUGGIERO

E dopo Kean è toccato a Pietro Pellegri. Prodotto del vivaio del Genoa, il giovane attaccante rossoblu è un classe 2001 e ha già registrato due presenze in Serie A per un totale di cinque minuti giocati. Il 22 dicembre 2016 il primo piede messo in campo con la prima squadra, contro il Torino. Un girone fa. Seconda presenza invece nei minuti finali nella sconfitta degli uomini di Juric contro il Chievo.

Kean, Pellegri e Ruggiero: la classe dei 2000 comincia a muovere i primi passi nella Serie A. Una rivoluzione, che poggia le sue basi sull’esplosione di Donnarumma al Milan che, per un solo anno, non fa parte del gruppo dei millenials.  In campo hanno messo la spensieratezza e la voglia di chi vive il proprio sogno, di chi calca gli stessi campi dei propri campioni. La freschezza e la bellezza della gioventù, alla conquista del calcio italiano.


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