Palermo: la buona novella, Asparino e i “nemici ra cuntintizza”
A Palermo si sa, non è consentito avere una notizia bella senza dubitarne fortemente e senza metterci accanto qualche parola di ridimensionamento. Sembriamo Massimo Troisi, quando diceva “ma possibile che lavoro senza un’altra parola appresso non si trova?” Si sa, …