Atalanta, Gasperini: “Europa League? Cercheremo di fare il massimo”

Atalanta da favola. Dopo il pareggio contro il Milan, i bergamaschi hanno festeggiato il matematico accesso alla prossimo Europa League. Un ritorno in Europa dopo più di 20 anni: “L’inizio è stato difficile, c’era un’attesa esagerata”, ammette Gian Piero Gasperini a Radio Anche’io Lo Sport. “Prima della gara col Napoli avevamo fatto sei punti in sei partite, cercavamo un’identità – racconta – . Cercavo di trovare la quadra attraverso le risposte. C’è stato un po’ di adattamento, poi sono venute fuori situazioni migliori e ho avuto delle risposte da alcuni ragazzi. Non immaginavo certo un’evoluzione così fantastica”.

Un’evoluzione che ha portato nuovamente l’Atalanta in Europa: “Questa stagione cambia i piani della società”, afferma Gasperini. Il tecnico dei nerazzurri è intenzionata a godersi l’avventura in Europa League: “Chi la identifica come un problema cerca solamente un alibi. E’ una competizione difficile, da cui si esce per demerito e non perché la si snobbi. Vogliamo fare il miglior percorso possibile, per questo vogliamo partire dai gironi senza passare dai preliminari. La mia ambizione è quella di mettere quasi davanti l’Europa League rispetto al campionato”.

Gasperini sogna in grande e intanto si gode il piccolo Papu Gomez: “Ha fatto un campionato da vero fuoriclasse internazionale. Ma anche Conti con i suoi 8 gol è stato straordinario. Mi ricorda il giovane Tardelli”. Un elogio niente male per uno dei pezzi pregiati dell’Atalanta, che in estate dovrà guardarsi dagli assalti delle big: “L’Atalanta, come altre squadre della stessa fascia, ha la necessità di monetizzare per rinforzarsi. Il presidente Percassi è uno che investe quello che incassa, che sia per lo stadio, per le strutture della società o per la squadra. Credo che un’eventuale cessione servirebbe a rinforzare la squadra”.

Mercato che incombe sulle spalle dell’Atalanta. Ma Gasperini rimane, sicuramente, forte anche del rinnovo di contratto ufficializzato qualche giorno: “Sono contento di essere a Bergamo perché sono apprezzato. Ci sono state opportunità, ma non sono andate in porto e quindi non era quella la strada. Il nostro campionato in ogni caso non ha nulla di invidiare agli altri”.


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