Castrovillari, che campo! Al “Rende” l’erba profuma di Serie C

Stavolta a Castrovillari sarà tutt’altra altra storia, almeno sul fronte campo. Dopo molte trasferte su “prati” in sintetico e dalle dimensioni ridotte, il Palermo calcherà infatti il campo dello stadio comunale Mimmo Rende: un impianto di ottimo livello per la Serie D e che nel suo piccolo trasuda di storia.

Sul piano tecnico, i rosanero troveranno un terreno di gioco in erba naturale (realizzato nei primi anni’ 90 al posto dell’originaria terra battuta) e con misure pari a 105 x 67 metri: molto più simili al Barbera che ai campi di periferia delle serie dilettantistiche. Un campo in cui il Palermo potrebbe sviluppare meglio il proprio gioco; un campo in cui sono state scritte anche pagine di storia non molto tempo fa.

Dopo tanti anni di militanza nel campionato interregionale, nel 1994 il Castrovillari conquistò e giocò nel suo fortino la serie C2, categoria che resta il punto più alto della storia del calcio castrovillarese e che venne mantenuta fino alla retrocessione del 2001 (preludio prima alla messa in liquidazione del Castrovillari 1921 – nel 2002 – e poi la cessione del titolo sportivo al Cosenza nel 2003).

L’impianto a oggi può contare su un capienza di circa 4000 spettatori, tra tribuna coperta, curva e gradinata: il settore ospiti è di base da 600 posti, ma c’è la possibilità di attingere anche ai distinti, fino a un massimo di 1300. Unica nota “dolente” per i tifosi è la presenza della pista d’atletica (a 6 corsie): nella sua forma attuale infatti lo stadio è stato concepito anche come parte del Polisportivo Comunale “I Maggio”.

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