GdS – “La difesa non è più un bunker, Tedino studia le contromosse”

Contro la Cremonese, il Palermo ha subito per la terza volta in quattro partite due gol. Il dato è preoccupante in quanto la solidità difensiva è sempre stata un punto di forza della squadra di Tedino. Nella scorsa stagione, infatti, al netto dell’interregno di Stellone, il Palermo ha chiuso il campionato al secondo posto per gol subiti, solo 39 (dietro al Parma, 37).

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Le prime due gare ufficiali hanno visto i rosanero schierarsi con la difesa a quattro, ma l’esperimento non sembra aver pagato in termini di equilibrio difensivo; sono quattro, infatti, i gol subiti in Coppa Italia tra Vicenza e Cagliari. Tedino ha scelto di riproporre la difesa a tre ma contro la Cremonese sono arrivate altre due reti.

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Giovanni Mazzola, sul Giornale di Sicilia, scrive che il tecnico del Palermo potrebbe affidarsi a Struna per tentare di risolvere il problema. I tre della retroguardia dovrebbero essere lo sloveno, Bellusci e Rajkovic. Da possibile partente a punto fermo della difesa, Struna dovrà cercare di trovare al più presto la condizione giusta per poter dare una mano ai rosanero. Il ruolo ritagliatoli da Tedino – centrale di impostazione nella difesa a tre – sembra farlo rendere al meglio, anche se Bellusci nelle gare di campionato non lo ha fatto rimpiangere.

PALERMO, LO FASO TORNA IN GRUPPO

Tedino tiene sulla corda tutti, anche Accardi e Pirrello. I due palermitani sono un po’ più indietro nelle gerarchie ma nello schieramento con tre difensori, nel corso della stagione, ci sarà spazio per tutti. Ingegneri, invece, deve trovare prima la stabilità a livello fisico per essere utile alla causa.


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