Il tifo rosanero piange Giorgio Fici, sconfitto da… Pancrazio e Polmazio

Da tifoso sfegatato qual era, aveva deciso di raccontare il suo calvario, la sua malattia, come fosse una telecronaca. E i suoi avversari erano due attaccanti fortissimi, Pancrazio e Polmazio. “Il parziale della partita contro Pancrazio – scriveva -, dopo una mia netta supremazia (massa ridotta del 40%), nell’ultimo mese ha svoltato verso il nemico….” E aggiungeva, come un cronista, che accanto a Pancrazio era sceso in campo anche… Polmazio. Una partita impari di cui l’altro giorno abbiamo sentito il fischio finale.

Giorgio Fici se n’è andato sulla soglia dei 60 anni: professionista preparato, tifoso appassionato del Palermo, habituè della curva sud superiore. Da fisioterapista, insieme alla moglie Giusy, aveva tra l’altro avuto a che fare spesso con giocatori del Palermo alle prese con problemi di riabilitazione che a lui si affezionavano inevitabilmente considerata la grande carica umana e di simpatia.

Nemmeno un anno fa Giorgio raccontava di “una rottura di coglioni” che era entrata a far parte della sua vita, ci aggiornava sulle sue strategie di difesa promettendo “filo da torcere” al nemico interno che si era insinuato nel suo corpo tutt’altro che fragile.

Ora che la “partita” è finita, come succede nel calcio “vero”, è doveroso un applauso di tutta la curva che sa sempre rendere onore alla sua squadra, anche in caso di sconfitta, quando dà tutto per la maglia. Ha vinto Pancrazio ma Giorgio di certo non ha perso.

(gm) A Giusy, Cristian e alla famiglia tutta la più sincere condoglianze di Stadionews

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5 thoughts on “Il tifo rosanero piange Giorgio Fici, sconfitto da… Pancrazio e Polmazio

  1. Mi associo alle condoglianze anche perché anni fa ho perso mia moglie a causa di un tumore. So, dunque, cosa si prova sia durante la malattia, sia dopo il suo esito finale. Un abbraccio ideale ai familiari: tenete duro e cercate, con le vostre azioni, di onorarne la memoria. Lui avrebbe voluto così.

  2. Quando ci lascia un amico tifoso se ne va una parte di noi stessi . Negli ultimi tempi poi il destino sembra si sia davvero accanito . Un forte abbraccio a questo glorioso e sincero amico rosanero e ai suoi familiari che tanto lo amano e che ne sentiranno la mancanza.

  3. Carissimo amico fratello Giorgio buon viaggio anche da questa testata giornalistica che ringrazio sentitamente. Abbiamo condiviso tante cose ma la passione verso il Palermo ci univa in maniera particolare ( ricordo ancora con grande commozione quando a causa di un mio problema di salute hai insistito affinché io venissi in curva sud superiore con te nonostante io deambulavo con le stampelle). Un abbraccio affettuoso a Giusy e Christian. Mi mancherai, sono felice di averti conosciuto. Grazie mille direttore Monastra per questo gesto affettuoso nei suoi confronti. Sebastiano Caruso

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