Italia, il 1958 e il Mondiale sfuggito nella lontana Irlanda

Lo spauracchio di una mancata qualificazione al Mondiale è, per l’Italia, dietro l’angolo. L’ 1 – 0 subito in Svezia e delle difficoltà oggettive mostrate in campo sul piano tecnico e caratteriale, mettono a serio rischio la partecipazione degli azzurri alla prossima competizione internazionale che si terrà in Russia.

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Ma da quanto l’Italia non fallisce l’approdo al Mondiale? Precisamente dal 1958, 59 anni fa. E quel Mondiale, chiamato ancora Coppa Rimet, fu giocato in Svezia. Uno strano scherzo del destino. Già nel 1930 in Uruguay, l’Italia non partecipò per una scelta delle Federazione che non voleva intraprendere un lungo viaggio verso il Sudamerica.

Ma nel ’58 la mancata qualificazione svanì per i demeriti azzurri sul campo. La nazionale italiana era in piena ricostruzione dopo la strage di Superga (che distrusse il “Grande Torino”, il club che forniva più giocatori alla causa della nazionale) e contava sull’apporto di Boniperti e di tre oriundi come Montuori, Schiaffino e Ghiggia. Nel mini – girone dell’Italia c’erano anche Portogallo e Irlanda del Nord.

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Il cammino iniziò bene con la vittoria sui britannici. Contro il Portogallo l’andata fu persa per 3 – 0, stesso risultato con il quale gli azzurri sconfissero i lusitani al ritorno. L’Italia si giocò tutto nell’ultima gara in Irlanda. Il match, spostato da dicembre a gennaio per delle difficoltà degli arbitri a raggiungere Belfast, fu nefasto per i nostri.

L’Irlanda, nel campo fangoso del Windsor Park, sconfisse per 2 – 1 la nazionale allora allenata dal ct Alfredo Foni e la eliminò. Quasi 60 anni dopo, la banda di Ventura rischia di fare la stessa fine, sempre contro una squadra del nord Europa.

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