“Palermo e lo sport, negli impianti degrado e abbandono”: l’inchiesta del GdS

“La città e lo sport, negli impianti regnano degrado e abbandono”. Questo il titolo scelto per introdurre il reportage del Giornale di Sicilia sullo stato degli impianti sportivi a Palermo. E il quotidiano prende spunto dalle polemiche smosse dal Corriere della Sera dopo Italia – Macedonia del Nord: polemiche definite amaramente un “fuoco fatuo”; perché la situazione resta la stessa da anni.

Giancarlo Macaluso traccia il quadro generale: dallo stadio in condizioni “preistoriche” all’eterno cantiere del velodromo e al “diamante” del Baseball (passato dal concerto inaugurale con Liza Minnelli al totale abbandono, depredato dai ladri). Fino al palazzetto dello sport (con la copertura rifatta ma ormai tana per gli animali randagi, dopo essere stato sede di concerti ed eventi). E in provincia le cose non migliorano affatto.

Il quotidiano riporta le posizioni di Francesco Bertolino (presidente della commissione comunale cultura e sport – fortemente critico verso la gestione degli impianti da parte dell’amministrazione Orlando) e l’assessore allo Sport Paolo Petralia Camassa, che invece parla di polemiche eccessive per la Favorita, rivendica alcuni interventi di ammodernamento per la Piscina Comunale e promette che entro il mese il Coime completerà gli interventi al Velodromo.

LEGGI ANCHE

PALERMO – PICERNO: LE PROBABILI FORMAZIONI

LE PAROLE DI NARDINI DI PALERMO – PICERNO

PALERMO PRIMAVERA IN FINALE PLAYOFF: BATTUTO IL CATANZARO


10 thoughts on ““Palermo e lo sport, negli impianti degrado e abbandono”: l’inchiesta del GdS

  1. Specchio fedele di anni di amministrazione disgraziata, con un susseguirsi di sindaci e giunte una peggio dell’altra!!!

  2. – Bisogna essere oggettivi: la qualità degli Amministratori locali palermitani è mediocre e in qualche caso scadente (come in molte regioni d’Italia). Basta scorrere i nomi dei Sindaci che si sono avvicendati dagli anni 70 ad oggi: agghiacciante tranne qualche rara eccezione se vogliamo essere benevoli (Elda Pucci ? Giuseppe Insalaco ? Le prime 2 sindacature Orlando ?).
    Ricordiamoci pure che un tale Diego Cammarata, improvvisatosi Sindaco di Palermo, non fu neppure in grado di porre tempestivo rimedio ai danni provocati dal vento sulla copertura del Palazzetto della Sport di Fondo Patti. Danni che ammontavano all’epoca a poche centinaia di migloiaia di euro, mentre adesso si parla di milioni di euro.
    – La questione è chiara: ma perché a Palermo (ma direi in Italia) ci si ostina a candidarsi come Sindaco o come Presidente o Assessore di Regione, se uno non ha: capacità, esperienza, preparazione e vocazione ? Adesso uno che faceva Ecografie al Policlinico si candida pure a Sindaco di Palermo: roba da matti !!!
    – Oltre ai disastri dell’impiantistica sportiva palermitana, già descritti dal compianto VITO MAGGIO negli anni 80, vogliamo parlare delle Prenotazioni Visite/Esami tramite CUP presso la ASP di Palermo inoltrate tramite mail allo Sportello on-line del sito e che rimangono ignorate ? Lo sa l’Assessore Razza ? Musumeci: ma perché dovrei votare uno che in 5 anni non è stato capace di fare funzionare neppure un CUP on-line o la raccolta dei rifiuti a Palermo e nel resto della Sicilia ?
    – Ma perché non arruoliamo e candidiamo Amministratori più professionali e preparati provenienti dalla Germania, dai Paesi Scandinavi o dal Regno Unito ed escludiamo quelli locali per almeno una ventina di anni ?

  3. C’era qualcuno che manteneva La Favorita come un gioiello e voleva fare il nuovo stadio di proprietà al posto del Velodromo. È stato mandato via a calci per fare spazio a certi personaggi. Questo è quello che merita questa città in cui vanno avanti solo i parassiti.

  4. – MI ricollego alla questione dello Stadio Renzo Barbera, giudicato come stadio preistorico e alla inedeguatezza della classe di Amministratori italiana (non solo palermitana nella fattispecie).
    Se a LONDRA:
    – nel 2002 hanno demolito il vecchio stadio Wembley risalente al 1923, e ne hanno terminato la ricostruzione nel 2007 sullo stesso sito;
    – nel 2017 hanno demolito il White Hart Lane (casa del Tottenham) risalente al 1899 (!!!) e hanno terminato la ricostruzione del bellissimo nuovo stadio nel 2019, sullo stesso sito (in soli 2 anni !!!!),
    non si capisce perché lo stadio della Favorita non possa essere completamente demolito e ricostruito sullo stesso sito ? Perché è un monumento nazionale ? Perché altrimenti non si potrebbe più intitolare a Renzo Barbera ? Ma siamo a questi livelli di provincialismo e inettitudine ? Invece a Londra sono dei fessi che demoliscono stadi più antichi e più prestigiosi per storia calcistica ?
    – Ecco la inadeguatezza dei politici italiani che impediscono persino la demolizione dei vecchi stadi e la costruzione di nuovi impianti, con finte masturbazioni mentali sulla questione architettonica che maschera, invece, calcoli velatamente mafioseschi.
    Ma perché, i nuovi stadi ricostruiti sulla stessa superficie di quelli vecchi demoliti, non possono essere considerati opere di architettura moderna contemporanea, altrettanto degni rispetto per altri 90 anni ?
    – Facciamo tante belle fotografie al vecchio stadio Renzo Barbera e esponiamole nel nuovo stadio, ricostruito sulla stesso sito, dopo averlo demolito. PUNTO. E’ così difficile la soluzione ? Cari sedicenti amministratori, smettetela di prendere i Tifosi per c…oni !!!! Imparate dall’estero, se ne avete voglia e capacità.

    1. Perfettamente d’accordo, a questi stadi demoliti e ricorstruiti nello stesso sito del vecchio impianto, da lei accennati, se ne possono aggiungere tanti altri. Adesso mi viene in mente lo stadio da Luz di Lisbona e il nuovo progetto di San siro. Il vecchio rimane vecchio, c’è poco da fare.

  5. Certo il Sig. Orlando , a Palermo , si occupa solo di migranti , il resto non conta. Le montagne di spazzatura e l abbandono degli impianti sportivi solo lo specchio di trent anni di sua amministrazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *