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Palermo, Hera Hora non va più in liquidazione: dietrofront dei soci

La società Hera Hora, holding che controlla il Palermo, non andrà in liquidazione. La decisione è arrivata – un po’ a sorpresa ma neanche tanto – dopo l’assemblea dei soci, che ha votato a maggioranza. 

La possibilità che venisse liquidata Hera Hora era emersa due settimane fa nel corso del Consiglio d’Amministrazione della stessa società e avrebbe avuto come conseguenza anche una sorta di “sterilizzazione” del diritto di recesso avanzato dal socio di minoranza, Tony Di Piazza. 

Tuttavia, questa decisione, secondo le prime indiscrezioni che filtrano, non va spiegata come un riavvicinamento fra le due anime della società bensì come una scelta ponderata, dettata anche da esigenze tecniche, per salvaguardare il valore di Hera Hora. 

Resta comunque confermato, a quanto si apprende, che la società verserà i capitali nel Palermo calcio secondo le scadenze concordate durante il precedente C.d.A.

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33 thoughts on “Palermo, Hera Hora non va più in liquidazione: dietrofront dei soci

  1. Ma siamo al paradosso da queste piccole cose si vede il progetto dei parsimoniosi!!la lungimiranza l’affetto l passione che hanno i parsimoniosi ma soprattutto la serietà del progetto pAlermo!!!ma vi immaginate i parsimoniosi padre e figlio ad una riunione in lega in serie A con i cinesi dell’Inter gli americani o gli agnelli e arrivano i parsimoniosi padre e figlio con la barba sempre incolta mai rasata con la macchinetta piccola per farsi vedere in città che sono poveri e non hanno soldi così l città non può pensare altro …insomma dilettantismo allo stato puro!!!!

  2. Come al solito, criticate e sparate le vostre sentenze a priori….e soprattutto con i soldi dei altri. Mi fate sinceramente PENA perché siete forti soltanto dietro le vostre tastiere e non avete neanche un minimo di spirito sportivo. Troppo facile in realtà criticare i Mirri colpevoli di non avere grossi capitali….. Ma dove sono i vostri acquirenti ??? Non meritate neanche la serie G…

    1. Buongiorno Alex, io sono uno dei critici contro cui ti scagli. Non è una colpa non avere soldi come questi signori. Lo è non averli esserne consapevoli, essere per di più tifosi ed avventurarsi in un’impresa del genere conseguendo pessimi risultati che erano prevedibili ed avere allestito una squadra che è tra le peggiori in assoluto degli ultimi 70 anni, questa si che è una colpa.

      1. presumo tu debba avere una eta’ che si aggira fra gli 80 ed i 90 anni per afgfermare con tanta sicumera cio’!…complimenti per la longevita’!

    2. Ciao Alex, vorrei ricordarti che degli acquirenti buoni, al momento dell’assegnazione del bando c’erano, il gruppo ALCOTT. Ma per colpa del “dare il palermo ai palermitani” e per colpa della perenne campagna elettorale di Orlando (che vorrà lasciare la città a qualche suo delfino) ci ritroviamo in questa situazione.

    3. Alex tu ci fai ironia sulla categoria ma attenzione che se rimaniamo con Mirri e company rischiamo di ritornare tra i dilettanti e guarda che io per natura sono ottimista quindi non difendere l’operato di questa società poi su Mirri lo sappiamo che è una persona perbene ma qui si parla dell’uomo presidente non so se mi spiego.

  3. Il commercialista Errante Parrino aveva dichiarato che la liquidazione presupponeva una vendita immediata del Palermo. Ecco le parole di Errante Parrino nei giorni scorsi intervistato da vari giornali: “”una volta deliberata la liquidazione, essendo il Palermo un asset della società in questione, andrà venduto. Il liquidatore, per legge, ha l’obbligo di vendere i beni sociali”

  4. Vorrei dire ai fans di Mirri. Tenetevi stretta la Mirrese ssd in promozione , perché siete degni solo di campionati amatoriali.

  5. E’ naturalmente ingiusto criticare la proprietà laddove è esente da colpe ma il livore dei tanti tifosi è per la delusione per il campionato, è naturale.
    Soltanto che la fanno affiorare anche nei fatti o nei momenti che non dovrebbero.
    Gli errori di questa società son stati tanti e a tanti livelli e naturalmente assistere ad una Juve Stabia che viene a vincere da noi esibendo i suoi muscoli non è bello.
    Sinceramente c’è da sperare in una vendita o che subentri un finanziatore serio per vedere un po’ di luce nel futuro della nostra squadra di calcio.

  6. ”Il gioco dell’oca”, continua. Sarebbe meglio allora ricominciare da capo, quindi dal BANDO. Da zero, i bolli, i diritti di segreteria, una spesa minima, per ricominciare sperando in una sorte migliore. Oppure puntare su una soluzione del tutto nuova, diversa, finalmente rivoluzionaria. Unire le (ultime e allo stremo) forze, un’aggregazione, una fusione, in nome della Sicilia. Palermo, Catania, Trapani, Messina, Agrigento, Siracusa etc. in un’unica squadra, un unico nome, Sicilia, Trinacria oppure Futura. Ps E ci faciemu un cxxx così a tutti!

      1. Certo che è d’accordo, Rubini. Grandissimo Rubini, Rubini è il cinema, io e lui è come se fossimo la stessa persona. Tu chi sei, invece? Quello del ‘fiato sul collo’, manco fossi Scarlett Johansson? Distanza, GIGIniellu!! Forse non ti rendi conto, è la solita storia, gli specchi di cartone di Ballclose. 

  7. Mirri si ritrova a presiedere il Palermo FC non per le capacità finanziare ma unicamente perchè è nipote di Barbera e amico stretto del nostro caro sindaco Orlando che gli ha costruito un bando su misura.
    Finchè questo raccomandato pseudo tifoso opportunista terrà le redini del palermo questa società resterà nel limbo della serie C per tanti anni.
    MIRRI,SAGRAMOLA,CASTAGNINI ANDATE VIA

    1. Sono pienamente d’accordo…….purtroppo la politica di questi tempi riesce a fare solo danni. Quanto sarebbe bello se il calcio fosse lontano da certe dinamiche!

    2. Tanti dimenticano che il Palermo calcio non era di Renzo Barbera “grande presidente” ne tantomeno del friulano e d adesso non è del signor Mirri è dei tifosi rosanero della città intera lo scrivo e riscrivo cento volte a Mirri nessuno a chiesto di partecipare al bando è stato lui che si è assunto l’onere di riportare il Palermo in B in 3 anni ricordate poi possiamo discutere di come è stato preparato questo bando.

  8. A mio sommesso parere, Mirri ha voluto fare troppo il furbo. Lo ha fatto nel versare 2,8 mln di stipendi ottenendo come contropartita 4 anni di pubblicità del vecchio Palermo e 30 giorni per trovare un acquirente e incassare la “sensalia” per la mediazione. Ha toppato, pazienza. Ci ha ritentato con Hera Hora ritenendo che riportare il Palermo in B per rivendere sarebbe stato più facile di quanto i fatti non abbiano rivelato. Diciamo che ha toppato anche qui, pur se con qualche attenuante (la pandemia Covid). Il problema è che non ti puoi cimentare in queste imprese se non hai le spalle economicamente coperte. Altro errore è stato quello di non cercare DA SUBITO partners in grado di sposare economicamente il suo progetto e subentrargli in corsa. L’errore è quello commesso da tanti prima di lui: volere troppo e ritrovarsi con un pugno di mosche in mano.

  9. Ancora c’è gente che scrive pensieri topo Alex e io continuo a scrivere ma chi gli ha detto di investire sapendo che non sarebbe stato in grado questa e la domanda che devono darsi tutti poi possiamo dire tutto che Mirri è una persona perbene ma qui si parla e critica la società non la persona.

  10. E pensare che la speranza era solo una, parlare finalmente di CALCIO, soltanto di calcio. La squadra in campo, per raggiungere il miglior risultato POSSIBILE. Poi però prendi 4 pappine 4 dalla Juve Stabia (le laboriose api) e non va (più) bene parlare soltanto di calcio. 4 a 2, il miglior risultato (sportivo) possibile, e allora, cosa c’è che non va? Peraltro il (Nuovo) Palermo nei primi 20/25 minuti ha pure giocato bene, ha dominato. Si può quindi parlare della tattica (spesso usata nel calcio) del gatto con il topo. Un gioco anche quello, il gatto non aggredisce, gioca, gioca sempre. Certo, se lo infastidisci più di tanto, poi reagisce. E son dolori.

          1. GIGI Idk tuttinick, oggi stai appena a 28 commenti su 32. Che c’è, non stai bene??? ahahahah e continua!!!

  11. Non c’entra col calcio, scusate, ma la notizia mi ha colpito molto: Forza Antibo!!! Rialzati e vai a vincere anche questa volta, come facesti a Spalato!

    1. Totò in Croazia nei10.000 metri, quando inciampò e cadde alla partenza, rimontò tutti e vinse l’oro europeo. Poi fece il giro d’onore sventolando una bandiera rosanero. Palermo sul tetto d’Europa! Ma chi se lo scorda più?
      Forza Campione!

      1. Indimenticabile. Mi ricordo i due telecronisti che si chiedevano che bandiera fosse e poi uno dei due ebbe l’illuminazione: “Ma quelli sono i colori del Palermo Calcio!”
        Forza Totò, non babbiamo con le cose serie!

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