Tuttolomondo: “Metteremo a posto i conti, vogliamo fare un Palermo competitivo”

Parla Salvatore Tuttolomondo. Ancora una volta è il patron di Arkus il principale mattatore della conferenza stampa del Palermo, commentando l’esito della sentenza d’appello del Palermo e anche esponendo i prossimi passi della proprietà rosanero: “È un giorno lieto per tutti e per la città di Palermo. Siamo reduci da un impegno gravoso gestito alla grande dallo staff legale che ringrazio in toto. Vogliamo dire grazie per il sostegno che ci avete dato. Il nostro intervento è stato determinante come quello dei tifosi e delle istituzioni per salvare il Palermo dalla C. Se non ci fosse stata questa sollevazione generale non avremmo ottenuto questo risultato”.

LA CONFERENZA STAMPA / LIVE

Tuttolomondo sottolinea: “Faccio un plauso ai giudici della Corte Federale d’Appello; hanno fatto rivendicare la loro terzietà. Nasce un nuovo percorso. Oggi posso dirvi che comunque avevamo rivisto i nostri piani in caso di C. Se la cessione è stata certificata presso le istituzioni. Non più tardi di ieri abbiamo inoltrato alla Lega tutti i documenti di solidità finanziaria e di onorabilità per rendere effettivo il passaggio di proprietà. Siamo consapevoli di aver contratto un’obbligazione con tutti voi. È stato conclamato che la Serie B ci appartiene. Questo è un risultato di tutti. Anche se abbiamo conquistato l’onore per auspicare alla massima serie, ci accontentiamo di una parziale vittoria”.

Tuttolomondo elenca alcuni dettagli relativi all’immissione di fondi: “I primi 10 milioni sono serviti già in buone parte per le esigenze correnti e debiti tributari e fiscali. 5,5 milioni per le retribuzioni dei calciatori; le retribuzioni sono state pagate regolarmente. Tutto il resto servirà ad allestire una squadra competitiva: superiamo ampiamente i 30 milioni. Merito inoltre agli imprenditori locali per il loro apporto. Fino a 30 milioni opereremo in autonomia. Laddove non bastassero, grazie a GePro e altri fondi abbiamo avuto manifestazioni di interesse per valutare forme di ulteriori investimenti. Dragotto? Non voglio polemizzare con nessuno, ma non vedo perché debba fornire lui evidenza dei conti, abbiamo già un organo di revisione interno; grazie ma possiamo fare a meno di lui. Fino a ieri due/tre soggetti hanno bussato alla nostra porta. Da stamane già sono 25. Accoglieremo volentieri tutti quelli che vorranno rilanciare il Palermo”.

Sul futuro sottolinea: “C’è qualcosa di questa sentenza che non ci convince ma non esprimo altre valutazioni. Ribadisco il grazie, volevamo incontrare di nuovo il popolo rosanero. Da oggi siamo in itinere per mettere a posto i conti del Palermo e allestire una rosa vincente. Ci assumiamo l’impegno e ci penserà il d.g. Lucchesi con il budget che gli forniremo. Abbiamo battagliato anche per la Primavera, che si era salvata nel massimo campionato. Punteremo sul vivaio. Negli anni passati c’è stata qualche scelta finanziaria sbagliata. Marchio Palermo? Appartiene a Mepal che lo restituirà al Palermo calcio”.

Tuttolomondo annuncia anche che coordinerà personalmente un team he curerà gli aspetti finanziari: Fino a fine giugno sarò a tempo pieno a Palermo. Abbiamo allestito un team che si occuperà del debito e saranno coordinate da me. Damir? La scorsa settimana abbiamo dato incarico a un legale per valutare la posizione e proporre iniziative per tutelare il Palermo. Contatti con York Capital? Sono disponibile a ricevere telefonate, daremo conto a tutti quelli in linea con la nostra mission. Le chiacchiere non fanno storia. Foschi? È un’area non di nostra competenza, noi facciamo finanza. Chiedete al direttore generale”.

Poi ribadisce: “Come ulteriore segno di discontinuità ci differenzieremo anche sulla sanità dei conti, anche per quanto riguarda i compensi di dirigenti e calciatori. Tutti si devono adeguare. Immagino una rosa giovane, con ’99 e 2000, integrata da qualche bandiera del Palermo. La proprietà sarà coinvolta nel progetto. Dobbiamo essere morigerati. Chi non vuole rinunciare a qualcosa a livello finanziario, non troverà spazioAbbiamo come primo punto i conti. Nel contempo il direttore dovrà allestire una squadra competitiva. Stimo di sistemare i conti in 6-12 mesi. Al di là del portafoglio, c’è il cuore. Non ho mai pensato “chi me l’ha fatto fare?”, e voi ci avete dato il sostegno”.

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