Calcio femminile, la faida prosegue: A e B tornano alla Figc, Sibilia ricorre al TAR

Non solo il format della B a tenere banco. Nel corso dell’udienza del Collegio di Garanzia del Coni si è consumato anche l’ennesimo ribaltone in merito alla gestione del calcio femminile, con l’organizzazione dei campionati di A e B tornata nuovamente sotto l’egida della Figc (che ha subito stilato i calendari della massima serie con avvio fissato al 22 settembre).

SERIE B A 22? QUASI CERTO, MA LA SENTENZA SLITTA

La federazione aveva avocato a sè l’organizzazione delle prime due categorie femminile con un decreto del Commissario Fabbricini nel maggio scorso, scatenando l’ira della LND (organizzatrice finonalla scorsa stagione di tutti i campionati femminili) e di Cosimo Sibilia che poi avrebbe ottenuto l’annullamento della delibera in Corte d’appello federale nel mese di luglio. Ora il Coni vara l’ennesimo ribaltone, ristabilendo la delibera del Commissario fortemente sostenuta dai club (intenzionati a lasciare la LND e ricorrenti al Coni al fianco della Figc).

SERIE B A 22? ANCHE IL CONI SI SPACCA SUL FORMAT

Sibilia però non cede e annuncia ricorso al Tar: “É stata ripristinata la delibera del Commissario relativa alla gestione dei campionati femminili di vertice che come LND continuiamo a ritenere illegittima. Pertanto, come abbiamo ribadito in tutte le sedi, proseguiremo la battaglia per i nostri diritti rivolgendoci al Tar e, se necessario, fino all’ultimo grado della giustizia amministrativa. Crediamo che la decisione della Corte Federale di Appello meriti di essere difesa oltre le ragioni della LND”.

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