Caos Serie B, Grassani: “Situazione sfuggita di mano, ora spazio solo ai risarcimenti”

“Ormai il treno è passato”. Questo l’amaro commento dell’avvocato ed esperto di diritto sportivo Mattia Grassani, che alla Gazzetta dello Sport commenta (non senza critiche) la decisione del Collegio di garanzia del Coni di dichiarare inammissibili i ricorsi e lasciare immutato il nuovo format della B a 19 squadre: “I campionati sono partiti o stanno partendo e i soggetti interessati non hanno una risposta, nemmeno di primo grado”.

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Sui motivi che hanno portato la questione fino a settembre, Grassani amaramente commenta: “I motivi di questo cortocircuito sfuggono anche agli addetti ai lavori. Il problema è nato banalmente a giugno intorno all’interpretazione di un capoverso del Comunicato 54 della Figc (quello sui criteri di ripescaggio), è sfuggito di mano ai vari organi che se ne sono occupati, un po’ come il «caso Martinelli» del 2003, quando la B passò da 20 a 24″.

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Ma in merito alla decisione del Coni ammette: “Tutti ci aspettavamo una pronuncia di merito, l’inammissibilità non rientrava tra le ipotesi plausibili. Il tempo è fondamentale nei procedimenti di ripescaggio, quel mese rischia di vanificare ogni sforzo compiuto dai club. Ora rimane aperta solo la strada del risarcimento”.

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Sui ricorsi e sui gradi di giudizio poi aggiunge: “Il Collegio di Garanzia, esauriti i gradi interni, opera quale organo di terza istanza, in funzione di giudice di legittimità. Per il secondo, invece, quando non sono previsti rimedi interni alla Federazione, si ricorre direttamente al Collegio di Garanzia, quale giudice di 1° e unico grado. Ma, anche fosse, possibile che la Cassazione dello sport ci metta un mese per deliberare che non può giudicare in quanto le società ricorrenti hanno sbagliato giudice?”.

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