Gazzetta – Palermo, dietro il closing c’è una società da rifare

In casa Palermo c’è un gran lavoro da fare. Che il closing vada a termine o che tutto rimanga in mano a Zamparini, c’è una società da ricostruire. Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, dal 30 giugno il Palermo diventerà una scatola vuota dato che tutti i contratti andranno in scadenza e nessuno di questi è stato ridiscusso. Se ne dovrebbe occupare Baccaglini, che ieri ha presentato un’offerta al vaglio dei legali. E sul closing filtra ottimismo.

Sbilanciarsi è dura ma pare Baccaglini sia arrivato alla mossa del dentro o fuori. O si chiude o salta tutto, proprio perché i tempi stringono e c’è una stagione da programmare. Del resto mancano ancora figure importanti come quella del direttore sportivo e dell’allenatore e la squadra dirigenziale è praticamente ai saluti con gli addi di Felicori e Pedrelli.

FOTO – LE PRIME PAGINE DEI QUOTIDIANI, 17 GIUGNO

Addio anche per il resposanbile del settore giovanile Dario Baccin, con il suo braccio destro Porchia pronto a prendere il posto. Intanto si fanno i nomi per il futuro allenatore del Palermo e Ignazio Arcoleo ne disegna un identikit: “Deve essere determinato, conta questo. Il curriculum passa in seconda piano”, afferma.

“Sia Iachini che Oddo hanno fatto bene – sentezia l’ex tecnico rosanero sulle due figure accostate alla panchina del Palermo – . Iachini punta più sulle ripartenze,  mentre Oddo sulla gestione del gioco. Entrambi però sanno rendere al massimo il loro gruppo. In Serie B conta il vivaio. Giocatore come Pezzella, Lo Faso, La Gumina e Bentivegna possono essere importantissimi”.

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