Palermo-Cittadella: il sogno di una fuga, l’incubo del fallimento

Stasera Palermo-Cittadella, e chi ci pensava più? Che effetto avrà l’istanza di fallimento della Procura sul Palermo in una gara che vale il primato? Ostacolo mentale che può fare lo sgambetto ai rosanero o carica in più per andare alla ricerca della vittoria? La bufera che si è abbattuta sulla società – non un fulmine al ciel sereno, viste le voci che si susseguivano da mesi – rischia di deconcentrare e svuotare una squadra che ha lottato e sudato per trovare un suo equilibrio ma potrebbe anche innescare una reazione opposta: la voglia di far dimenticare le vicende extra campo a suon di gol e primato.

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E non sarà di certo una missione semplice per la banda di Tedino. Nel giorno del ritorno della Curva Nord 12 nel suo settore di appartenenza, i rosanero devono fare i conti con un nuovo scossone che scava un solco ancora più ampio tra l’ambiente e Maurizio Zamparini, il quale – da parte sua – ha seccamente respinto tutte le accuse. In una cornice del genere non sarà stato sicuramente facile preparare una sfida che, in caso di vittoria per il Palermo, significherebbe primo posto in classifica e due punti di vantaggio sugli inseguitori Bari e Parma. Anche se, secondo le indiscrezioni pubblicate sabato sera da Stadionews, la squadra sarebbe stata avvertita già nei giorni scorsi del pericolo di un’istanza di fallimento.

Le rassicurazioni del neo presidente Giammarva sulla salute dei conti del club – seguite da quelle di Tedino in conferenza stampa – non hanno al momento avuto l’effetto desiderato. L’ambiente è in fermento, le versioni delle “due campane” sono praticamente opposte e si cerca una verità uguale per tutti che possa fare finalmente chiarezza (chiesta anche dal sindaco Orlando).

Ma nell’attesa che la giustizia faccia il suo corso, la palla continua a rotolare ed è giusto darle l’importanza che merita. Il Palermo incontrerà il Cittadella e l’ultimo precedente in Serie B è ben augurante per i colori rosanero. Quattro anni fa infatti, la stessa sfida si giocò bene o male nello stesso periodo (a dicembre, 18a giornata): il Palermo vinse 3 – 1, con una doppietta di Munoz e il sigillo di Hernardez, intervallato dall’autogol di Andelkovic che diede speranze ai veneti. Da quella partita in poi, la squadra di Iachini non abbandonò più il primo posto fino alla vittoria finale del campionato, con tanto di record di punti. Che sia un segno?

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Si spera. I risultati del campo possono essere un buon viatico per attutire le ansie e le paure per un futuro più incerto che mai. Il match contro il Cittadella si incastra così in uno dei weekend più neri della storia recente del club. E purtroppo questo è solo l’inizio di una serie di giorni, settimane e mesi che si preannunciano interminabili.

1 thought on “Palermo-Cittadella: il sogno di una fuga, l’incubo del fallimento

  1. pensiamo alla presenza allo stadio per dare una mano ai ragazzi che vanno in campo e che sudano la maglia – il resto -importante- ma non deve essere mischiato (e non doveva essere mischiato) con la squadra che va aiutata appoggiata e sostenuta dal SUO pubblico, che siano 1000, 10,000 o 40.000 di VERI tifosi che vanno allo stadio !!!

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