Palermo, ecco gli errori che una grande squadra non può permettersi

La differenza tra una buona squadra e un’aspirante capolista sta tutta nelle sfumature. Basta un singola, momentanea, défaillance e si finisce col perdere punti preziosi. Al Palermo formato Pescara, onestamente, non si può certo rimproverare nulla. O meglio, quasi nulla. Perché se da un lato c’è da sottolineare l’ennesima prova di carattere e di sostanza, dall’altra dobbiamo fare ancora una volta i conti con i soliti, maledetti errori individuali. Errori che una squadra d’alta classifica non può permettersi se vuole sbaragliare la concorrenza ed evitare i playoff.

L’ARRABBIATURA DI TEDINO

Sia in occasione della prima rete di Capone (10’ p.t.) che in occasione del 2-2 di Brugman (1’ s.t.), infatti, si è manifestato il consueto mix “blackout”. A quello, evidentissimo, dei singoli (Cionek, Posavec e Jajalo su tutti) si è sommato quello del reparto nella sua interezza. Insomma, un mix esplosivo che è stato fortunatamente attutito dal solito super lavoro di Nestorovski e dalla notevole prestazione di Chochev. Il solito “agrodolce in salsa rosanero” che Tedino non ha ancora imparato a digerire: “Credo che non sia giusto entrare in campo e prendere gol dopo così pochi secondi (36’’ per la precisione, ndr.) questo mi fa incazzare molto perché non è così che possiamo raggiungere obiettivi straordinari”. Ecco appunto, non è così che si mantiene il primo posto.

IL COMMENTO DI ZAMPARINI

Ma è, come detto, un Palermo dai tanti volti. Alla leggerezza della difesa, che rimane comunque la migliore del torneo insieme a quella del Venezia, si contrappongono altrettanti spunti positivi. Ci sono Nestorovski e Chochev, pochi fronzoli e tanta “ciccia”, c’è Rispoli che cresce di partita in partita, e ci sono due – tre elementi che hanno grossissimi margini di miglioramento. A loro vanno anche aggiunti alcuni potenziali titolari come Bellusci, Aleesami, Morganella, Rolando, Monachello e Pomini che hanno praticato (o praticheranno nelle prossime settimane) più le infermerie che non il campo. Il Palermo, di conseguenza, può contare su un grande potenziale inespresso.

LE PAGELLE DI PESCARA – PALERMO

Per Tedino la questione degli infortunati e dei nazionali rimane quindi in cima alla lista delle emergenze. Una volta recuperati gli elementi migliori si potranno sperimentare nuove soluzioni tattiche ottimizzando sia il rendimento dei reparti che quello dei singoli. Coronado potrà tornare in attacco, Fiordilino a centrocampo e così via. Tutte le tessere potranno quindi finalmente combaciare. Abbandonare la logica “emergenziale” potrebbe consentire a Tedino di fare uno scatto in avanti verso la consacrazione di “squadra da battere”.

NESTOROVSKI E CHOCHEV, ANNULLATA LA CONVOCAZIONE

In questo senso è attualissima e importantissima la notizia del passo indietro delle federazioni macedoni e bulgare che consentiranno a Nestorovski e Chochev di restare a Palermo in occasione della nuova tornata di amichevoli internazionali. Una battaglia, quella del club rosanero, che alla lunga ha pagato. Tedino potrà evitare di schierare contro la Cremonese la solita formazione rattoppata, fermo restando che qualche defezione ci sarà comunque (a cominciare dalla probabile necessità di schierare il terzo portiere). Ma al di là delle scelte tecniche, c’è una morale in questa vicenda che deve far riflettere: solo facendo fronte unico, a tutti i livelli, si può lottare per primeggiare.

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2 thoughts on “Palermo, ecco gli errori che una grande squadra non può permettersi

  1. sono d’accordo in parte: volevo evidenziare che cmq ci sono sempre gli avversari che in questo caso si chiamavano Pescara, che venivano da due sconfitte consecutive e che quando attaccano lo fanno con nove uomini mettendo in crisi qualsiasi difesa …….. vero è che difendono male e si poteva gestire qualche azione in modo diverso, ma vista l’emergenza che abbiamo in difesa e centrocampo direi che è un buon punto.

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