Il Palermo è una “polveriera”: senza soldi e buon senso si “salta in aria”

Attenzione, il Palermo è una polveriera pronta a esplodere. Ci sono micce dappertutto, sulla società come sulla squadra. Se non si interviene subito con massicce dosi di buon senso rischia di saltare in aria anche una Serie A che in questo momento sarebbe più che probabile.

Quella di ieri è stata una giornata al limite del delirio, talmente assurda nella forma e nella sostanza da sperare che non sia vero niente. Però è vero. Chi si è perso qualche lettura può scorrere la home di Stadionews e “divertirsi” per un’ora a leggere dichiarazioni e commenti.

Palermo e il Palermo sono allo sbando, vittime di un passaggio di proprietà affrettato e dunque poco preparato.
Senza preoccuparmi di rispettare l’ordine cronologico o di importanza dei fatti vi riassumo in estrema sintesi i miei pensieri in libertà. Il passaggio di proprietà è ufficialmente avvenuto e qualunque retropensiero sulla regia “occulta” di Zamparini – per quanto legittimo – lascia il tempo che trova; la proprietà inglese non ha soldi in cassa e spera di reperirli sul mercato degli investitori ma il tempo stringe e ci sono scadenze importanti anche con fornitori, procuratori, giocatori e fisco: chi metterà i soldi necessari a tirare avanti?

Andiamo avanti: le società della “galassia” inglese si moltiplicano e si dimezzano con la velocità di un tiro di dadi a Risiko; si prospetta a brevissimo un cambio della guardia alla direzione amministrativa (Michelangelo Calì al posto di Daniela De Angeli) e non sarà facile per il neo arrivato capirci qualcosa in poco tempo; in società fanno fatica a capire chi comanda, si viaggia col pilota automatico e con la speranza che non ci siano intoppi.

I fatti ci dicono che gli inglesi vanno per conto loro; l’ad Facile dovrebbe essere il “pilota” della macchina ma è stato l’unico in silenzio e non sappiamo cosa pensa di tutto ciò che accade; Rino Foschi che avrebbe dovuto essere il garante della continuità e soprattutto il punto di riferimento della squadra è stato più volte delegittimato (ma non intende dimettersi); Dean Holdsworth dimostra di voler entrare a “gamba tesa” su tutte le operazioni di mercato (ma quali? e con quale budget?); viene annunciato un colpo di mercato nelle prossime ore ma Foschi non sa niente e sembrerebbe che il mandato ricevuto sia quello di non spendere un euro; il calciomercato chiude il 31 ed è difficile ipotizzare un rafforzamento della squadra (sperando che non si indebolisca).

Maurizio Zamparini – che in ogni caso ha responsabilità sulla scelta degli acquirenti – è uscito di scena (retropensieri a parte) e ha già battuto il suo record di sempre in quanto a giorni di silenzio assoluto e immagino che aspetti con una certa preoccupazione il verdetto della Cassazione sui domiciliari; tra non molto anche la Procura della Repubblica tornerà a bussare un colpo alla porta con le richieste di rinvio a giudizio:

Vogliamo parlare di calcio? C’è un girone di ritorno da affrontare con 5 punti di vantaggio sulla terza ma in una situazione di palese tensione che inevitabilmente rischia di “contagiare” la squadra (ricordate come sono “squagliati” i 5 punti di vantaggio dello scorso anno?); i tifosi più attenti sono disorientati e, come se non bastasse la “realtà”, fanno a gara a ipotizzare situazioni ancora più inverosimili.

Ci fermiamo qui? Direi di sì, la cronaca di questi giorni consuma rapidamente opinioni e certezze. E magari – come nelle tempeste perfette – tutto si ricompone in fretta e saranno queste inquiete riflessioni notturne a sembrare paradossali. Nel frattempo vi ricordo che venerdì sera – se c’è qualcuno che apre lo stadio e accende la luce – si gioca PalermoSalernitana, una partita che diventa improvvisamente importantissima perchè se non si vince tornano i fantasmi della notte.

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