Stefano Pioli, un po’ di rosanero nello scudetto del Milan

Si era nel 2011, nell’era dell’impero di Zamparini in rosanero. Amy Winehouse lasciava questo mondo e in Libia la storia sta cambiando per sempre. Dopo aver fatto vedere ottime cose, Stefano Pioli viene notato dal “patron” del Palermo. Forse è una questione di DNA modificato. Se passi da Palermo poi hai una sorta di mutazione, diventi più forte. E puoi andare a miracol mostrare da qualche altra parte. Succederà anche a Gasperini l’anno dopo.

Pioli appariva di poco polso agli occhi del friulano umorale e vulcanico. Cominciò a storcere la bocca e si sa: quando succedeva, il destino era segnato. Una squadra che aveva lo stesso nome delle celebri statuine ma evidentemente si muoveva molto, eliminò il Palermo dai preliminari di Europa League. Rispondeva al nome di Thun.

Zamparini prese Devis Mangia e se guardiamo adesso, i destini sono stati molto divergenti per i due allenatori. Qualche anno dopo, nel 2019, Zamparini dirà che si sarebbe mangiato un testicolo al pensiero di aver esonerato un fior di allenatore. Perché vulcanico era vulcanico, ma aveva anche un gran cuore quando voleva.

Piccola nota a margine: a volere al Milan Pioli, fu “Zvone” Boban insieme a Maldini. Quando se ne andò dalla società rossonera sbattendo la porta (e avendo un risarcimento milionario) gli fu contestato anche questo. Se avessero esonerato Pioli qualche anno fa, quella cena a base di gonadi avrebbero dovuto farla anche dalle parti di Milano. Per fortuna non fu così.

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9 thoughts on “Stefano Pioli, un po’ di rosanero nello scudetto del Milan

  1. Chi ha scritto questo articolo è un milanista? Sinceramente a noi non ce ne frega niente del milan.

    1. Non solo non ce ne frega niente, ma non c’è proprio nulla di rosanero in questo scudetto milanista: Pioli neanche iniziò il campionato col Palermo!

  2. Ancora con questi revival in negativo dell’era Zamparini. C’è solo da vergognarsene, non da ricordare. Non c’è proprio nulla di rosanero in questa vicenda. Continua a esistere questa leggenda metropolitana che Zamparini ne capisse di calcio. Non è vero affatto.

    1. proprio in questo caso direi che è un revival in negativo, che evidenzia uno dei tanti casdi di incompetenza e mala gestione di zamparini.

  3. Zamparini andava bene sino a quando sceglieva bravi ds e li faceva lavorare vedi foschi sabatini e Perinetti , quando si mise a fare in prima persona circondandosi di yes men e consulenti fu un disastro dietro l’altro.

  4. Purtroppo anche dopo la tragica scomparsa, continuo a leggere commenti poco equilibrati sul presidente Zamparini. O tutto nero , o tutto bianco. Non è così cari amici. Valutate attentamente la storia del Palermo: vi accorgerete che Zamparini in molte cose non trova rivali . Concordo sui limiti caratteriali sui quali anche lui ironizzava molto. Sul resto però chiedo un po’ di obiettività. Se possibile.

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