Delio Rossi dice addio: non sarà più l’allenatore del Palermo

Delio Rossi dice addio: non sarà più l’allenatore del Palermo. Dopo una parentesi di 4 partite nel finale di questa stagione, è al capolinea la terza avventura del tecnico di Rimini sulla panchina rosanero.

La scadenza del contratto del tecnico è fissata per il 30 giugno 2019 e nell’accordo non vi erano clausole per l’eventuale rinnovo: la nuova proprietà avrebbe deciso di non rinnovarlo e puntare definitivamente su un altro profilo per la panchina. A confermarlo anche il direttore generale Fabrizio Lucchesi.

—> LUCCHESI A SN: “ROSSI, RAPPORTO CONCLUSO. FOSCHI….”

Oggi l’argomento Rossi è stato affrontato in modo approfondito dal vertice societario ma già prima di oggi c’erano pochi dubbi sul fatto che Rossi avrebbe finito qui. Ora bisogna cercare alternative per la panchina, prima che i migliori trovino posto. Sono pochissime le possibilità che si torni su Eugenio Corini, anche se l’allenatore del Brescia non ha ancora pianificato il suo futuro. Più  verosimile un ritorno di fiamma con Beppe Iachini, anche lui sempre amato dalla piazza e desideroso di riscatto dopo una stagione di alti e bassi sulla panchina dell’Empoli.

Nei prossimi giorni, Fabrizio Lucchesi dovrebbe fare chiarezza anche sul ruolo del direttore sportivo e sul futuro della squadra in vista del mercato, con una consapevolezza: cambieranno molte cose.

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15 thoughts on “Delio Rossi dice addio: non sarà più l’allenatore del Palermo

  1. Ancora zamparini non c’entra più niente con tutto questo lo volete capire che non ha tali capacità meno male che sti 2 anni e mezzo sono finiti

  2. Meno male che la gente capisce tutto di tutto la cosa più piccola non c’era arrivata ovvero la causa di tutto questo certa gente a starsi zitta coscienziosamente e basta

  3. Un gruppo di lassù sarà contento che va via il beniamino della nord inferiore. Bravi, ringraziate arkus e pistilli. A Palermo sono Curva Nord Inferiore e UCS! Mettetevelo in testa!

  4. Sta nuova società sta riuscendo nell’impresa di non essere gradita al 90 per cento dei tifosi palermitani. Eguaglieranno l’impopolarita’ di zamparini? Ps: la differenza in ogni caso è enorme. Almeno i primi anni zamparini era osannato. Questi appena arrivati già stanno antipatici a tantissimi palermitani.

  5. Salvatore sembra un film visto e rivisto. Peraltro anche nel tifo ci sono subito i filosocietari che dopo avere osannato per 15 anni zamparini ora acchianarono sul carro di arkus e pistilli.

    1. RAGAZZI PERO’ NON POSSIAMO PRETENDERE CHE UNA SOCIETA’ SCELGA I SUOI ALLENATORI, DIRETTORI SPORTIVI, GIOCATORI, ETC CHE SIANO AMATI E VISTI BENE DALLA TIFOSERIA. UNA SOCIETA’ DEVE ESSERE LIBERA DI FARE LE SUE SCELTE COSI’ COME I TIFOSI DEVONO ESSERE LIBERI DI CRITICARE LE SCELTE DELLE SOCIETA’. TALI CRITICHE PERO’ DEVONO FARSI A POSTERIORI SE I RISULTATI NON SONO IN LINEA CON QUELLI CHE LE SOCIETA’ SI PROPONGONO E CI PROMETTONO. QUINDI ATTENDIAMO GLI EVENTI SENZA PREGIUDIZI ED ATTENTI ALLE LORO DECISIONI/AZIONI.

      1. Quasi giusto quello che scrivi ma ti faccio un’aggiunta: tutto questo vale nel sistema calcio business. Rovesciando il calcio business si potrebbe far tornare il calcio di proprieta’ dei tifosi. Ma ci vuole testa, convinzione, capacita’ di lottare organizzati. Altrimenti contineremo a subire il calcio business da spettatori passivi

  6. Oggi x me ci vuole un folle come il primo zamparini con più oculatezza dopo MA DOPO ci vuole un mecenate più ricco x che zamparini compro 12 giocatori dal venezia ed il campo lo puni ne compro altre 12 l anno successivo in squadre diverse con le sue capacità risultato 1 posto in b il campo ha premiato le scelte estive

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