Lecco – Palermo 0 – 1 LE PAGELLE / Tre punti ma tante insufficienze

La vittoria è il minimo sindacale – l’unica notizia buona di questa trasferta – ma non restituisce una squadra guarita. Anzi, il Palermo sembra sempre più in fase di involuzione. Capitalizza un gol di Nedelcearu nel primo tempo ma è protagonista di una partita assolutamente mediocre, contro un avversario assolutamente mediocre su un campo di gioco assolutamente mediocre. Insomma, un pomeriggio dove è stato complicato tenere gli occhi aperti e dove fino all’ultimo i rosa hanno rischiato il patatrac.

In pochi raggiungono la sufficienza, a conferma di una prestazione modesta, con un inizio gara simile a quello disastroso di Brescia. Né i titolari né i subentrati sono sembrati in grado di imporre la indiscutibile superiorità tecnica dei rosa. Del resto, a confermare la modestia della gara, è sufficiente ricordare che il Lecco – ultimo in classifica – ha conquistato un punto nelle ultime dieci gare: cioè, altre otto squadre negli ultimi due mesi hanno fatto quello che ha fatto il Palermo.

Le prestazioni sul campo, per la terza partita consecutiva, non autorizzano alcuna speranza di rimonta per la Serie A diretta ma ci saranno parecchie riflessioni da fare su un momento nero che appena dieci giorni fa non era ipotizzabile. La squadra sembra disunita e sfilacciata. E il prossimo test sarà in casa con il Venezia, forse l’ultima chance per sperare.

LECCO: Melgrati 5,5; Ierardi 5,5, Degli Innocenti 6 (dal 28′ s.t. Listkowski s.v.), Capradossi 5,5, Caporale 5,5; Lemmens 6, Ionita 5 (dal 20′ s.t. Crociata 5,5), Galli 5, Parigini 6,5 (dal 28′ s.t. Lunetta 5,5); Novakovich 5,5 (dal 34′ s.t. Beretta s.v.), Inglese 6,5 (dal 20′ s.t. Salcedo 5,5).

PALERMO: Pigliacelli 6,5; Diakité 5,5, Nedelcearu 6, Ceccaroni 5,5, Lund 5; Gomes 5,5, Segre 6 (dal 37′ s.t. Henderson s.v.); Di Mariano 6 (dal 24′ s.t. Vasic 5,5), Ranocchia 5 (dal 14′ s.t. Coulibaly 5), Di Francesco 5 (dal 24′ s.t. Traoré 5,5); Brunori 6 (dal 37′ s.t. Soleri s.v.).

Pigliacelli 6,5: Non è un pomeriggio comodo, lo capisce dal diagonale di Parigini che deve deviare in angolo dopo pochi minuti. La parata più difficile dell’ultimo mese la compie e a fine primo tempo, bloccando la palla sulla linea dopo un colpo di testa ravvicinato di Inglese. Nel secondo tempo il pallone fischia vicino alle sue orecchie ma non deve fare nulla di speciale.

Diakité 5,5: Non sembra rigenerato dalla sosta ai box. Primo tempo più che guardingo, nonostante il Lecco non fosse particolarmente pericoloso dalle sue parti. Vivacchia nel suo orticello.

Nedelcearu 6: Il gol di testa, bello per perentorietà, gli vale una sufficienza che fino a quel momento non aveva meritato. Inizio da brivido, con un liscio su palla alta e poi con una difesa non impeccabile su Inglese, che dal limite dell’area lo beffa con facilità e tira a fil di palo. Anche lui in difficoltà sulle palle alte difensive.

Ceccaroni 5,5: Né lui né Nedelcearu riescono a mettere le catene a Inglese che è sempre insidioso in ogni giocata. Poi, va ribadito per la centesima volta, il Palermo prende pericoli nella propria area a ogni cross subìto: è il segno che c’è qualcosa che non va e che non si riesce a risolvere.

Lund 5: Parigini, che agisce dalle sue parti, sembra un giocatore da Champions League. O, più probabilmente, Lund è lontano parente del giocatore che abbiamo apprezzato all’inizio della sua esperienza rosanero. Sembra svuotato.

Gomes 5,5: L’assist per il gol di Nedelcearu è sicuramente da sottolineare. Ma non è che faccia molto, peraltro penalizzato da un campo indecente che è anche molto più stretto di tanti altri campi. Siccome lui è l’unico a non aver riposato ha almeno un bel po’ di attenuanti.

Segre 6: Una bella azione personale, conclusa con un tiro un po’ troppo centrale, è la scossa che sveglia un po’ il Palermo dopo un inizio davvero modesto. Ha sempre il piglio giusto, insegue ogni pallone e molti li recupera in fase difensiva. Ma anche Segre è in una fase di risacca.

(dal 37′ s.t. Henderson) s.v.: Non ha toccato palla.

Di Mariano 6: Volendo spulciare bene il taccuino è tra quelli, non molti, che fanno qualcosa di buono: suo l’inserimento sulla destra con cross pericoloso che per poco non manda in gol Brunori. Suoi anche alcuni recuperi difensivi. Conquista i soliti calci di punizione che fanno respirare la squadra. Insomma, non si risparmia. E quando esce sembra tutt’altro che soddisfatto della decisione di Corini.

(dal 24′ s.t. Vasic) 5,5: Ingresso impalpabile sulla fascia destra, mezzo tempo di confusione collettiva.

Ranocchia 5: Bene soltanto nel primo quarto d’ora, quando tutto il gioco passa da lui; poi scompare piano piano, come una marea che si ritira, a conferma che nemmeno per lui è un grande momento. Nel secondo tempo è impalpabile ed esce per primo dal campo.

(dal 14′ s.t. Coulibaly) 5: Il suo ingresso in campo non è buono. È vero, tutta la squadra fa fatica ma ci saremmo aspettati un maggior contributo in fase di contenimento. Invece, annaspa a lungo. Ed è approssimativo su ogni intervento.

Di Francesco 5: Questa volta è sua la fascia critica del Palermo. Incide poco e niente in fase propositiva, difende poco e male e insieme a Lund soffre tantissimo. Nel secondo tempo ha una chance dentro l’area ma più che un tiro, il suo sembra un passaggio tra le braccia del portiere avversario.

(dal 24′ s.t. Traoré) 5,5: Come Vasic, il suo ingresso non incide.

Brunori 6: Cerca di capitalizzare le poche palle giocabili che gli arrivano in area, su una conclusione al volo in acrobazia è bravo Melgrati a chiudergli la porta. Va a un passo dal ‘rapinare’ un calcio di rigore con un guizzo che sta per beffare il portiere avversario: l’arbitro ci casca, il Var no. L’impressione, fin dall’inizio, che come raramente gli è capitato gioca più per sé che per la squadra.

(dal 37′ s.t. Soleri) s.v.: Entra per fare battaglia.

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