Il “wonderbra” di Diletta e il gol di SuperMatoBros. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara

Sono rimasti solo i lupi, noi e qualche altro malato di pallone o scappato di casa a fare da cornice alla partita contro la Salernitana e gli spalti del Barbera sono sempre più simili alla steppa battuta dai soldati tedeschi nell’operazione Barbarossa contro la Russia di Stalin. C’è Nestorovski insieme a Trajkovski e noi stiamo in ansia perché le ricadute dalla febbre sono brutte e lo avremmo preferito a casa con un brodino caldo. Si gioca comunque con le due punte e Coronado sulla linea dei centrocampisti, schierato accanto a Chochev per ricordargli la differenza tra un calciatore e un soprammobile. Trajkovski, complice il clima polare che lo fa sentire a casa, è in palla come non mai ma tra rimpalli sfortunati e compagni che non lo seguono non si riesce a segnare.

LE PAGELLE DI GUIDO MONASTRA

La Salernitana comincia a chiudersi bene e il Palermo a faticare ma al 30esimo arriva la svolta. Zito finge goffamente di essere vittima di un cecchino e si accascia, il Palermo decide che il Natale è passato da un pezzo e quindi non getta la palla fuori, continuando l’azione. Chochev arriva fino in porta e poi dribbla se stesso, sbatte sull’avversario, impiccia, arraffa, sbuffa, batte, ribatte, vince sei carambole e tre pupazzetti al Luna Park e la palla si infila in porta da sola nello stupore generale. Vantaggio meritato e polemiche a mai finire, in un clima da Ok Corral in cui Rispoli viene colpito e affondato dallo stesso Zito che diventa il migliore amico della gradinata che apprezza e fa notare, da quel momento, le doti morali della mamma, le virtù della sorella e la nota fedeltà della moglie.

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Al 15esimo del secondo tempo doppia ammonizione ed espulsione per Vitale e Salernitana in dieci. Il Palermo non ha la cattiveria giusta e spreca qualche occasione di troppo ed anzi rischia pure, tanto che Posavec, al 20esimo compie un mezzo miracolo fermando un pallone sulla linea di porta. E anche il nostro cuore, per dieci secondi buoni. Al 23esimo chiama la mamma di Nestorosvki, preoccupata perché é già passata l’ora dell’antibiotico ed entra Monachello. Il ritmo non cambia e il Palermo sembra la fotocopia senza toner della squadra del primo tempo e i pochi spettatori presenti cominciano a temere più la morte per assideramento che per un pareggio in extremis della Salernitana.

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I granata provano a svegliare il pubblico ormai congelato prendendo un palo fortuito su cross dalla tribuna centrale ma al 33esimo, finalmente, i rosanero chiudono la partita: Trajkovski, evidentemente sotto effetto di etanolo puro avanzato dal pranzo di Natale, fa l’ennesimo numero e mette Monachello in condizione di battere da solo davanti al portiere. La partita si spegne ma c’è addirittura il tempo di vedere segnare a Jajalo un gol come il wonderbra per le minne della Leotta: bello ma inutile. Il Palermo vince una partita che ha meritato solo per un primo tempo giocato da vera capolista, è Campione d’inverno e ci consente di dedicarci con serenità alla playlist del karaoke di San Silvestro. Stavolta mi sa che cantiamo pure Blues Rosanero. Forza Palermo!

MONACHELLO RACCONTA IL PRIMO GOL

Posavec 7 – Quando ci sembrava ormai ibernato tira fuori una grande parata che salva il risultato, le nostre coronarie e il titolo di campione di inverno. Poi lo aiuta pure il culo insieme al palo. Frigidaire.

Cionek 6,5 – Non sbaglia praticamente nulla, chiudendo sempre con sicurezza le sporadiche iniziative degli attaccanti campani che non sembrano in grande condizione. Pulito.

Struna 6,5 – Vedi pagella Cionek. Stessa prestazione. Stesso voto. Capigliatura diversa. Centralissimo.

Bellusci 6 – Come sapete, quando vinciamo non diamo mai insufficienze ma dei tre della difesa è sicuramente quello che gioca peggio e che concede l’unica palla gol alla Salernitana e i brividi (si fa per dire visto che eravamo già congelati) a noi. Incerto.

Rispoli s.v. – Solo mezz’ora, peraltro a ritmo ridotto, poi esce. Acciaccato 

(dal 33′ p.t. Murawski) 6,5 – Si vede meno del solito, anche perché gioca fuori posizione rispetto ai suoi standard, però come al solito le dà e le prende senza risparmio e a noi questa cosa ci piace troppo. Cafudda.

Coronado 6 – Alterna grandi numeri, soprattutto nel finale di gara, a veri e propri orrori che ci fanno incazzare troppo. Dottor Jekill e Mister Hyde.

GLI HIGHLIGHTS DI PALERMO – SALERNITANA

Jajalo 8 – Una presentazione semplicemente mostruosa per numero di palloni giocati, recuperi, senso tattico, per di più coronata da un gol proprio allo scadere che chiude l’anno come buon auspicio.  SuperMatoBros.

Chochev 7,5 – Nonostante la lunga assenza dimostra subito che ha recuperato benissimo, segnando un gol caparbio che sblocca il risultato e confermandosi un giocatore fondamentale per il Palermo di quest’anno. Incredibile.

Aleesami 7 – Come sempre un treno in fase di attacco. Ora Ha imparato anche a difendere. Completo.

Trajkovski 8 – Gli è mancato solo il gol per mettere la ciliegina sulla torta di una performance eccellente per le giocate di livello, autorità e pure grinta. Il poco pubblico presente finalmente lo capisce e gli regala addirittura una standing ovation quando esce. Non ti fermare.

(dal 38′ s.t. Dawidowicz) s.v.

Nestorovski 6 – Si vede che viene da un infortunio e che non gioca da circa un mese. Questo non gli impedisce di battersi su ogni pallone anche se non riesce a rendersi mai pericoloso fino a quando non si trascina fuori stremato. Esausto. 

(dal 24′ s.t. Monachello) 7,5 – La mette dentro praticamente al primo pallone che tocca e ci regala finalmente un finale di partita tranquillo consentendoci di congelarci definitivamente. Cosa potremmo desiderare di più. Toccasana. 

Tedino 8 – Conquista il titolo di Campione d’inverno, inanella una serie di record, recupera alla causa rosanero alcuni giocatori dati da tutti (noi compresi) per finiti o mai cominciati e ci regala un capodanno alcolico di estrema felicità. Ricchi premi e cotillons.

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