Palermo, dacci segnali di vita. A Perugia si rischia molto

PERUGIA PALERMO PRESENTAZIONE

Lasciamo stare i luoghi comuni. Per una volta abbandoniamo i concetti più in voga nel calcio: cuore, formazione, tattica. Oggi la domanda più importante che i tifosi rivolgono alla loro squadra è un’altra: il Palermo è vivo? Oggi la prima risposta che deve arrivare dal campo di Perugia è proprio questa. Due sconfitte di fila possono non essere un problema grave visto che mancano ancora 16 partite alla fine del campionato. Perfino il risultato, oggi, può non essere fondamentale, se frutto di un episodio. Ma la vitalità della squadra no, quella sarà la vera risposta dopo un’altra settimana non proprio tranquilla.

PERUGIA – PALERMO, PROBABILI FORMAZIONI

Il Palermo, dopo la sosta natalizia, non ha mai giocato all’altezza di un girone di andata contraddistinto da una indiscutibile solidità e continuità di risultati che ha relegato in secondo piano la mancanza di un gioco spettacolare o di tanti gol. Il vero problema – a mio avviso – è che il Palermo delle ultime quattro partite, quelle del 2018, non ha corso quanto gli avversari e nel calcio moderno non te lo puoi consentire. Puoi cambiare modulo o giocatori ma se non arrivi sulla palla prima degli altri è tutto inutile. E’ questa, credo, la causa principale delle sconfitte con Empoli e Foggia, è questa la causa di una sofferenza indicibile per battere il Brescia, nonostante il jolly di un gol a inizio partita.

TEDINO: “DOBBIAMO ESSERE SQUADRA”

Volendo sintetizzare potremmo dire che il problema principale è uno, le domande sono due: la squadra ha fatto un grosso carico di lavoro atletico durante la sosta e deve avere il tempo necessario per tradurre la forza in velocità? O, più semplicemente, la preparazione atletica non è adeguata? Lo stesso Zamparini, che nelle sue esternazioni tocca quasi sempre aspetti tecnici o di formazione, si è soffermato sull’argomento e ha parlato a lungo con lo staff. Anche il tecnico Tedino, che sembra avvertire per la prima volta il peso di una piazza “calda”, dice di aspettarsi risposte importanti sul piano psicofisico. Un grande competente di calcio come Ignazio Arcoleo ha sottolineato il tema della condizione atletica.

PERUGIA, E’ FATTA PER DIAMANTI

Oggi vedremo se il Palermo è vivo. Vedremo se darà segnali di reazione – come ha già saputo fare in passato – che faranno intuire una “primavera” calcistica più brillante sul piano atletico e di conseguenza anche su quello del gioco e dei risultati. Vedremo la capacità di reagire al momento più complicato della stagione.

Dopo di che vedremo il resto: a cominciare dalle scelte tecniche di Tedino che, al di là di tutte le rassicurazioni presidenziali, sa benissimo che un’altra sconfitta farebbe vacillare la sua panchina: cambierà formazione? Vedremo se la squadra tirerà fuori gli “attributi” come hanno più volte ripetuto i giocatori. Il tempo per reagire c’è ancora ma non è più tanto, specialmente in un ambiente che ha bisogno di poco per disperdere il piccolo credito di entusiasmo che era stato ricostruito con il primato in classifica.

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5 thoughts on “Palermo, dacci segnali di vita. A Perugia si rischia molto

  1. non si segna manco se le partite durassero 180 minuti. attribuire la totale colpa al calo atletico è solo un girare attorno al problema. Appena manca Rispoli o non è al 200% questa squadra perde quel minimo di spinta offensiva. Aleesami troppo a corrente alternata, Coronado non è Platini, Trajkovski meglio non nominarlo nemmeno. i gol chi li deve fare? sono problemi che abbiamo sin dalla prima stagione in A dopo la prima retrocessione e che possiamo fare finta di non vedere fino a quando saremo in B, perché se giocassimo oggi in serie A con gli attuali protagonisti faremmo ridere ogni partita.

  2. Se si ha un’idea di gioco anche un momento d’appanamento può essere mascherato ma siccome questa squadra non ha qualità ed un’allenatore volenteroso ma inesperto questi sono i risultatI.

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