Caos calcio, la tregua è finita: il governo pronto a riformare la giustizia sportiva

La tregua è finita. Questo è quanto trapela dopo l’ennesimo lungo pomeriggio di confronto tra il presidente del Coni Giovanni Malagò e il sottosegretario con delega allo sport Giancarlo Giorgetti, che dopo il rinvio da parte del TFN sull’ormai infinito caos legato al format della Serie B ha optato per la decisione drastica: la giustizia sportiva sarà quasi certamente riformata dal governo.

GIORGETTI SHOCK: “DECIDA SOLO IL TAR”

Come riporta la Gazzetta dello Sport, il riferimento è alla norma già inserita nella prima bozza del decreto Salvini che assegna ai giudici amministrativi (TAR e Consiglio di Stato in sede d’appello) la competenza esclusiva sulle controversie relative alle iscrizioni ai campionati di calcio professionistico. Una norma che il Coni attraverso la mediazione di Malagò era riuscito ad eliminare, ma che ora viene nuovamente inserita e sarà quasi certamente sottoposta alla firma del presidente della Repubblica dopo la bollinatura.

L’intervento normativo del governo è dunque a un passo, proprio quando il Coni sembrava aver convinto Giorgetti a fare marcia indietro con una proposta legata all’introduzione di una commissione speciale (d’intesa con Palazzo Chigi, ma interna alla giustizia sportiva) le cui decisioni sarebbero state appellabili con procedura accelerata direttamente davanti al giudice amministrativo.

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La proposta era anche quella nel frattempo di riformare le nomine dei procuratori generali e del collegio di garanzia da parte del presidente e della Giunta del Coni (approvate dietro parere dell’autorità vigilante), con rotazioni continue delle cariche. Era tutto fatto, il comunicato già scritto, ma la decisione del TFN di rinviare la decisione sulla Serie B, con il rischio che la sentenza sia di fatto un “non decidere” in virtù del ricorso della Ternana presentato al Consiglio di Stato, ha fatto perdere la pazienza a Giorgetti e al governo. Il caos continua.

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