Padova, Oddo: "Finale? Palermo avvantaggiato ma siamo carichi"

Massimo Oddo ha commentato a caldo la vittoria del Padova contro il Catanzaro (2-1 in rimonta) che ha permesso ai veneti di conquistare un posto nella finale playoff di Serie C.

Ad attendere il Padova ci sarà il Palermo di Silvio Baldini: “Per la finale noi ci siamo – ha esordito il tecnico ai microfoni di Eleven Sports -. Aspettiamo, certo il Palermo ha un bel vantaggio ma questa partita ci dà una carica incedibile. Recuperiamo tanti giocatori, siamo sul pezzo e vogliamo andare in B. In finale speriamo di avere il doppio dei tifosi“.

Sulla partita di oggi, invece: “Abbiamo fatto nell’arco di 180 minuti due grandissime partite, diverse tra loro: una più difensiva e di contenimento, una più d’attacco. Oggi abbiamo attaccato dal primo minuto, abbiamo preso un gol su un nostro errore. Ci siamo dimostrati superiori: è segno che bisogna sempre parlare sempre alla fine e mai a metà”.

Poi conclude: “Sono entusiasta per i ragazzi, non avrebbero meritato oggi la sconfitta. L’abbiamo ribaltata, siamo stati grandiosi. Tra un tempo e l’altro ho detto ai ragazzi di continuare così perché stavamo giocando una grande partita. Abbiamo creato tantissimo, purtroppo in questo momento per fare un gol dobbiamo fare 5-6 azioni: per oggi va bene così”.

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5 thoughts on “Padova, Oddo: “Finale? Palermo avvantaggiato ma siamo carichi””

Oddo ha detto un sacco di caxxate| Ho visto la prima partita ed il primo tempo di quella odierna ed il Catanzaro è stato superiore. Detto questo il Padova resta una squadra fortissima alla quale lasciamo il ruolo di favorita di questa finale…..

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Sono d’accordo. Era il Catanzaro che meritava di andare in finale (è stato superiore al Padova). Lasciamo loro il ruolo di essere favoriti e l’atteggiamento del crederlo. Io ho visto una squadra con una difesa tutt’altro che insuperabile (soprattutto centralmente) e con un gioco in attacco che si basa quasi esclusivamente sulle capacità balistiche di Chiricò. Baldini saprà cosa fare… noi continuiamo a camminare a fari spenti con umiltà ma consapevoli che nei sogni bisogna credere, se vogliamo rendere possibile il loro avverarsi.

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