Faggiano: “Avanti con De Zerbi, a gennaio ci rinforzeremo” – VIDEO

La sconfitta contro il Cagliari ha allungato a ben quattro la serie di risultati negati del Palermo. Il campionato dei rosanero fa fatica a decollare e la posizione dei rosanero in classifica si fa sempre più complicata. Nonostante i recenti risultati la lotta per la salvezza non è ancora compromessa, un solo punto distanzia il Palermo dal diciassettesimo posto occupato dall’Empoli.

VIDEO – FAGGIANO: “AVANTI CON DE ZERBI”

Questo pomeriggio il direttore sportivo Daniele Faggiano è intervenuto in conferenza stampa ed ha parlato della situazione in casa rosanero: “Devo fare capire che non siamo abbattuti, ma siamo sempre positivi. Anche dopo quattro sconfitte consecutive. Sapevamo di dover soffrire, anche se non volevamo. Il momento non è facile, ma tutto il Palermo è positivo. Cerchiamo di cambiare rotta restando uniti più di prima. Con quello possiamo ottenere i risultati che ci servono, col lavoro del mister e della squadra, ma anche con attenzione. Ieri siamo stati puniti da piccole disattenzioni e sul 2-0 in trasferta è difficile recuperare. Seguiamo tutti il mister, è normale che il tifoso guardi il risultato, ma possiamo giocarcela. Con le grandi e con le piccole. Serve un’iniezione di fiducia”.7

Nonostante le difficoltà e le mancate vittorie Faggiano non vuol sentir parlare di mercato: “Sono abituato a mettere sempre la faccia, anche se sono arrivato dopo. La convinzione è maggiore, col lavoro possiamo raggiungere i nostri obiettivi. Siamo questi, in più, non mi sentirete parlare di mercato fino al 31 dicembre. Ne parleremo dopo, il meno possibile. Stesso discorso per gli allenatori, tutte le chiacchiere che sentirete non escono da me. Anche a me arrivano messaggi, ma sicuramente non siamo noi a chiamare gli allenatori perché siamo convinti del lavoro di De Zerbi. I risultati non ci stanno aiutando. Ho detto che fino al 31 dicembre non parlo di mercato. Ho un gruppo da difendere e queste sono solo chiacchiere che non fanno bene. Se dovessi fare qualcosa, la farei in silenzio con i santi crismi. È normale, non posso negare che a gennaio dobbiamo rinforzarci. Magari se vinciamo le prossime dieci partite parliamo di altro…”.

Il direttore sportivo è tornato a parlare della partita di ieri sera, un risultato che comunque ha deluso l’ambiente: “Ieri c’era un rigore per noi e non era facile vederlo, ma nessuno l’ha scritto. La squadra non ha reagito male, ma dobbiamo fare meglio e stare più attenti. Non è retorica: sono arrabbiato, ma positivo. Se non lo fossi, trasmetterei negatività. Come ho detto prima, però, nessuno deve avere alibi. Troppo facile cambiare allenatore e dire che la colpa sia del presidente o mia. Proprio ieri la squadra mi è sembrata meno fragile sul piano mentale. Abbiamo reagito con diverse situazioni e abbiamo fatto gol, altre volte invece siamo stati spenti, come col Torino e l’udinese. Ci devono essere diversi leader per dare sicurezza alla squadra e sono sempre positivi. Nestorovski, al suo primo anno, fa la guerra contro tutti. Questo è motivo di vanto per tutto, ha imparato subito l’italiano e ieri dopo il 2-0 voleva andare in porta dal calcio d’inizio. Ne ho sentite di tutti i colori su questo ragazzo, invece è uno che ci crede”.

Faggiano ha così parlato del suo rapporto con il presidente Zamparini: “Sono qui da poco e sto conoscendo lo Zamparini uomo e presidente. Ne capisce di calcio, studia le partite anche più di noi e sta attento ai particolari. Sta vedendo una squadra che sta reagendo. Tutto l’ambiente va spronato. Dai magazzinieri al team manager e i calciatori, devono essere convinti tutti. Siamo stati chiamati, abbiamo accettato conoscendo le difficoltà e sapendo di dover lottare. Poi devi avere fortuna, ma non si devono cercare alibi”.

La mancanza delle vittorie non si possono imputare solo a De Zerbi, tutto l’ambiente deve reagire in maniera diversa: “Se si fa male la colpa è di tutti. Troppo facile poi mandare via l’allenatore o il direttore dicendo che a Palermo l’ambiente è così. Questa squadra è fatta da uomini e anche chi non ha giocato ha fatto capire di stare con noi. Sono contento se andrà bene contro il Milan, poi abbiamo anche questa maledizione in casa e mi pesa tanto. Escludo l’esonero in caso dovesse andare male perché stiamo lavorando, non si parla di altro. Non posso fasciarmi la testa prima di rompermela. Simpaticamente qualche altro allenatore ci ha mandato messaggi. Se mi chiedete, io non ho chiamato nessuno. Non prendiamocela col presidente se chiediamo di cambiare allenatore e se lui ne cambia dieci all’anno, eh. Se diciamo che Rispoli è andato sul fondo per la prima volta, è sbagliato. Se lo vedo solo io come gioca, non va bene”.

Gli infortuni non stanno aiutando il percorso della squadra ma questo non deve essere un alibi: “Gli infortunati potrebbero essere un alibi, ce li abbiamo noi come le altre squadre. Ovviamente mancano dei titolari e soprattutto mancano più giocatori nello stesso reparto. Anche chi gioca deve stare attento, perché può conquistarsi un posto da titolare”.

Faggiano tiene molto a questa squadra, se potesse scenderebbe lui in campo: “C’era confusione in panchina, ma mi sono alzato per far vedere che non possono festeggiare per tre minuti. Mi avevano già avvisato comunque, io in panchina soffro e mi faccio prendere troppo dalla situazione, quasi vorrei giocare”.

La classifica fa comunque paura ma ancora è presto per fare calcoli: “Il rischio c’è sempre, però non faccio calcoli. Voglio pensare a vincere senza fare una classifica a parte. Guardo a me stesso e cerco di fare quanti più punti. Certo, se guardo alle ultime quattro partite non ci dormo la notte, ma dobbiamo pensare a noi stessi e fare risultati positivi. Avevo fatto la serie a già a Siena, altra città e altra situazione. Da professionista però sapevo che non sarebbe stato semplice. Ma per nessuna squadra, guardate l’Inter che ha cambiato due allenatori”.